Le antiche origini etrusche di Africo, mantenute grazie allo storico isolamento. L’evoluzione storica che va da Naricia e Pietracucca, passando per Africo Vecchio e Casalinuovo, fino al trasferimento sulla costa a seguito dell’alluvione del 1951 dopo la fondazione dell’odierna Africo Nuovo.
Una storia travagliata, che nasce nella Calabria ionica pre-ellenica con Naricia in riva al mare e che, dopo il trasferimento in montagna e la fondazione di Pietracucca prima dell’anno 1000 vede la quiete di una comunità semplice e laboriosa infranta da incursioni saracene, terremoti e alluvioni.
Questi e altri interessantissimi spunti sono contenuti nel saggio “Africo. Storia e leggenda” (Pagine editore Roma, 2020) di Santoro Romeo. Sindacalista, poeta e dirigente sportivo, Romeo ha dato alle stampe quest’atto d’amore per il proprio paese, aperto e chiuso da poesie, e in cui si parte dalla storia antica per arrivare a quella contemporanea, dopo ricerche bibliografiche e storiche che confermano la peculiarità di questa comunità, le cui caratteristiche sono diverse anche da quelle dei centri limitrofi.
Non mancano i riferimenti alle lotte di popolo e alle figure principali che hanno dato lustro e aiuto concreto ad Africo, da San Leo che trasformava in pane le palle di pece, a Umberto Zanotti Bianco, chiamato nel 1925 a intervenire per cambiare le disperate condizioni di quella “perduta gente”.
“Africo. Storia e leggenda” verrà presentato lunedì 18 ottobre alle 18 nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno.
Gianluca Albanese dialogherà con l’autore e con lo storico Vincenzo De Angelis.