di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Anche all’indomani dell’arrivo della commissione d’accesso antimafia rimane in panne la politica bovalinese che continua a giocare le sue carte a colpi di posticipi e rinvii. L’assise consiliare convocata per il primo luglio, a causa dell’assenza del numero legale, è stata rinviata a questo pomeriggio registrando la quasi totale assenza della minoranza. Pochi minuti per registrare le presenze, nemmeno un accenno sull’arrivo della commissione d’accesso agli atti ma solo una discussione lampo su uno dei punti all’ordine del giorno.
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Ma a tener banco, 24 ore prima della seduta, è stata l’assenza della maggioranza che nonostante fosse presente all’interno del palazzo comunale ha deciso di non presentarsi alla seduta, facendo mancare di proposito il numero legale. Dopo gli eventi importanti che hanno coinvolto e sconvolto l’amministrazione comunale, il Consiglio rappresentava un passaggio importante nella vita politica bovalinese. Infatti, oltre ai tre punti posti all’ordine del giorno, ad essere attesa era una dichiarazione da parte del sindaco dopo la nomina da parte della prefettura della commissione d’accesso antimafia. Il Consiglio, alla fine, c’è stato, con la surroga del dimissionario Vadalà, sostituito da Bruno Michelizzi. Rinviata di dieci giorni, invece, la discussione sulla rateizzazione dei tributi, argomento già in discussione nel precedente Consiglio comunale la cui analisi fu rinviata su richiesta specifica della minoranza, per consentire ai capigruppo di dare il loro contributo per la realizzazione e la stesura di un regolamento che fosse condiviso da tutto il Consiglio. I consiglieri, inoltre, valuteranno anche se analizzare nella prossima seduta il bilancio dell’Ente.