di Gianluca Albanese
SIDERNO – Avrà luogo, con tutta probabilità, lunedì pomeriggio la cerimonia di proclamazione dei consiglieri comunali eletti alle consultazioni amministrative di Siderno.
Intanto, in città, si discute dei nomi dei possibili assessori e del candidato alla presidenza del consiglio comunale.
La sindaca, contattata da alcuni organi di stampa, preferisce mantenere uno stretto riserbo, tuttavia filtra qualche indiscrezione, secondo la quale affiderebbe almeno due incarichi esterni al Consiglio ad altrettante personalità di alto profilo scelte dal mondo delle professioni, ma comunque di area Pd. I nomi più gettonati, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, sarebbero quelli del commercialista Aurelio Filippone, già revisore dei conti del Comune di Siderno, e della cardiologa Emmida Multari, già consigliera comunale e candidata a sindaco nel 2001.
Si tratta, qualora le indiscrezioni dovessero trovare riscontro, di due figure che certamente incontreranno grande considerazione da parte della cittadinanza.
Per i tre posti da assessore interno, invece, appare probabile la nomina di due assessori in quota PD (che spianerebbero la strada per un posto in Consiglio, per via della surroga, ai primi dei non eletti Salvatore Pellegrino e Maria Teresa Floccari) e uno in rappresentanza della lista “Ripartiamo da Siderno” che agevolerebbe il subentro di Domenico Panetta.
Inutile azzardare previsioni, anche perché, vista la pletora dei pretendenti a un posto in giunta, si rischierebbe di scontentare qualcuno. E la sindaca, che appare determinata a premiare le competenze più che ad adottare i principi del manuale Cencelli, sa benissimo che ottenere un’allocazione delle risorse umane “Pareto-efficiente” in politica è praticamente impossibile.
Altro discorso riguarda la designazione del candidato alla presidenza del consiglio comunale che dovrà essere votato dal civico consesso.
Qualora si dovesse optare per una soluzione interna alla maggioranza, il nome più accreditato è quello di Alessandro Archinà, consigliere che ha raccolto il maggior numero di voti nella coalizione premiata dalle urne, e che ha sicuramente doti di moderazione e di dialogo (vista anche l’esperienza maturata nel mondo delle associazioni) che lo renderebbero adatto al ruolo.
Se invece la sindaca dovesse proporre l’idea di affidare la presidenza a un consigliere di opposizione, al fine di corroborare quell’invito alla coesione più volte lanciato dalla Fragomeni dopo la sua elezione, le alternative non mancherebbero: dal candidato più votato in assoluto Massimo Diano agli altri due consiglieri di “Siderno 2030” Stefano Archinà e Mimmo Sorace. Ma anche i consiglieri eletti nel centrodestra Aldo Caccamo e Mimmo Catalano hanno sicuramente le doti che servono per reggere tale importante ruolo.
Non abbiamo citato il candidato sindaco Mimmo Barranca perché fonti a lui vicine riferiscono che starebbe valutando la possibilità di dimettersi da consigliere subito dopo la proclamazione. Non sono ancora note le motivazioni di questa sua presunta decisione che presumibilmente affiderà a una lettera che avrebbe intenzione di protocollare.
Qualora dovesse dare corso a questa decisione, gli subentrerebbe in consiglio comunale il giovane Antonio Cosimo Pio Trimboli.