di Adelina B. Scorda
‹‹Se ci sarà la mia candidatura sarà un modo per mettere a disposizione della Calabria e dei calabresi un’esperienza amministrativa virtuosa››. Con queste parole esordisce Rosario Rocca, il sindaco Sellino di Benestare che oggi, prima di ufficializzare la sua candidature sostiene quella del “compagno” Gianni Speranza sindaco di Lamezia Terme.
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Con una campagna elettorale ancora latente, Rocca contesta, critica all’indomani della riunione di partito del Pd regionale la decisione di posticipare le votazioni per le primarie al 21 settembre. ‹‹Così facendo si perde tempo prezioso e si toglie la possibilità ai calabresi di votare in autunno protraendo una condizione di stallo politico-amministrativo per altri otto mesi. Il Pd regionale e locale è ingessato da divisioni interne ed è incapace di formulare una proposta valida per i calabresi. A questo punto chiediamo Renzi venga in Calabria, adesso, non a settembre e detti la linea politica da intraprendere dato che il Pd, schiavo di una classe dirigente che guarda al territorio attraverso l’occhio che punta solo alla poltrona, non è in grado di farlo››.Affermazioni forti che trovano sostegno nell’analisi di una legge ‹‹elettorale vergognosa strutturata ad hoc perché venga respinta in sede di approvazione. Gli ultimi colpi di coda – prosegue Rocca – di una classe politica che perde terreno e tenta in tutti i modi di mantenersi salda nelle proprie roccaforti, dove l’ultimo dei loro interessi è la Calabria calabrese. Il nostro obiettivo – prosegue Rocca – è che la regione venga amministrata attraverso modalità di governo trasparente››. Si tratterebbe, in sintesi, di spostare l’asse dei finanziamenti verso la concretezza ‹‹a danno di quei potentati che hanno messo in ginocchio questa regione da un tempo ormai smisurato. Dobbiamo partire dal presupposto che bisogna ricreare quel rapporto di dialogo e di confidenza con la gente, perché qualunque idea o progetto se scollato dal tessuto sociale rimane un’idea sterile, improduttiva››. Critiche che non segnano però un spaccatura all’interno della sinistra, rimane salda, infatti, l’alleanza Pd-Sel, ‹‹è impensabile – spiega Rocca – che Sel corra da solo›› se non fosse altro per una questione prettamente numerica. Fra le sfumature che rappresentano la Calabria il rosso non è mai stato il colore predominante, in questo particolare periodo storico e politico però, colori e partiti sembrano lasciare spazio alle personalità: ‹‹Il nostro candidato alle primarie sarà Gianni Speranza un uomo che non rappresenta solo una personalità di alto profilo politico, ma soprattutto un modello. La sua – spiega Rocca – vuole essere una candidatura che faccia da traino a una nuova idea di governo che punti tutto sul dialogo. Non una politica dettata dall’alto ma un programma condiviso››. Puntare al cambiamento nonostante la sinistra e Sel non siano il primo partito calabrese, ‹‹spronando un Pd regionale che altro non è che una delusione›› è la nuova idea di politica di Sel che tenta di fare presa su una Calabria che ha il dovere di Cambiare.