R. & P.
La gestione dei rifiuti e le problematiche connesse alla viabilità dei mezzi pesanti all’interno del circuito urbano di Siderno, sono stati gli argomenti al centro dell’incontro che, questa mattina a Palazzo Alvaro, ha visto di fronte il sindaco della cittadina locridea, Mariateresa Fragomeni, il consigliere metropolitano delegato all’Ambiente, Salvatore Fuda, ed i dirigenti dell’UPS Rifiuti Vincenzo De Matteis e del Settore Ambiente Pietro Foti.
A margine del confronto, il consigliere Fuda ha parlato di «un vertice proficuo», durante il quale si sono «affrontate le criticità legate all’impianto di lavorazione di Siderno, compresi i disagi legati al trasporto gommato dei rifiuti nelle aree circostanti alla struttura».
«E’ una questione aperta da molti anni – ha spiegato il consigliere metropolitano – rispetto alla quale abbiamo assunto l’impegno di verificare alcune ipotesi tecniche di fattibilità per avviare, immediatamente, i lavori per la realizzazione di un nuovo accesso all’impianto».
«Allo stesso modo – ha aggiunto – abbiamo affrontato il tema del controllo, a livello gestionale, del ciclo di lavorazione all’interno del sito sidernese. In questo caso, l’impegno, come già preannunciato nel corso dell’ultimo Consiglio metropolitano, è quello di avviare, entro la fine del prossimo mese di dicembre, la gara per l’affidamento della gestione dell’impianto in maniera tale da poter assicurare un’organizzazione più efficiente che possa, oltretutto, garantire una diminuzione sostanziale dell’impatto ambientale».
«Si è trattato – ha concluso Salvatore Fuda – di un primo incontro che rappresenta, di fatto, l’avvio di una discussione più ampia da affrontare nelle sedi opportune, coinvolgendo l’intero territorio e le comunità su come ridurre al minimo i disagi nel perimetro più ampio dell’area locridea. Il percorso appena inaugurato e tutte le problematiche, quindi, dovranno essere sostenute in un clima di confronto, anche serrato, ma sempre proiettato ad individuare soluzioni per garantire la soddisfazione dell’interesse generale della comunità».