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È stato un pomeriggio di sport, inclusione, socialità e integrazione quello svoltosi il 18 novembre scorso a Roccella Jonica. Il primo di una serie di appuntamenti che ha per protagonisti gli studenti dell’IIS “P. Mazzone” di Roccella, impegnati in un triangolare di calcio insieme ai ragazzi de “I Girasoli della Locride”, promotori dell’iniziativa di Special Olympics, e agli studenti dell’Ipsia di Siderno e dei Licei “G. Mazzini” di Locri.
L’evento si inserisce all’interno dell’European Football Week, che ha lo scopo di promuovere il calcio unificato nelle scuole superiori di primo e secondo grado, nelle Associazioni sportive e nei Team Special Olympics. Formazioni miste di giovani con e senza disabilità intellettive, con simili capacità e con pari età, hanno dato vita ad un momento di amicizia e sostegno reciproco. Allenarsi insieme è il miglior viatico per l’inserimento, e in questo il ruolo educativo della scuola diventa fondamentale per abbattere qualsiasi barriera e distanza fisica, facendo sentire questi ragazzi parte di un gruppo.
«Uno degli obiettivi principali del nostro Istituto – ha dichiarato la Ds del Mazzone, prof.ssa Rosita Fiorenza – è l’inclusione e abbiamo accolto questa opportunità ritenendo fondamentale fornire ai nostri ragazzi ogni strumento utile per renderli sempre più consapevoli di quanto sia importante abbracciare la diversità intesa come fonte di ricchezza e di crescita. Le attività sportive – ha proseguito Fiorenza – sono un’attività in cui il rispetto delle regole e l’accoglienza della diversità fanno parte del gioco e sia i docenti che gli studenti diventano promotori di un necessario cambiamento culturale che porta all’inclusività e all’accoglimento della diversità nella nostra società».
Lo sport diventa, dunque, strumento necessario per consentire ai ragazzi con disabilità intellettiva di raggiungere il meglio della prestazione, portandoli a scoprire passioni che non pensavano di avere.
«Siamo molto felici ed orgogliosi di ospitare queste tre tappe dell’European Football Week nel nostro Istituto – ha evidenziato Fausto Certomà, insegnante di educazione fisica -. Lo sport è da sempre sinonimo di aggregazione sociale e lo è a maggior ragione quando si parla di disabilità intellettiva. Nei campionati studenteschi del 2013 ai quali ho partecipato con la scuola mi hanno molto colpito le parole del Comitato Paralimpico italiano che faccio mie: “le persone con disabilità non sono un mondo a parte, ma parte del mondo”».