di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
LOCRI – Sono passati 15 giorni dall’ultima uscita pubblica di Alfonso Passafaro dopo le sue dimissioni da assessore all’Ambiente. Nonostante i ripetuti tentativi di carpirgli qualche informazione (o anche un semplice parere) su fatti di rilevanza pubblica, l’ex assessore non parla più, nemmeno con la stampa.
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L’ultima volta che ha parlato in pubblico è stato lo scorso 23 giugno durante il consiglio comunale in cui, su sollecitazione del consigliere di opposizione Pino Mammoliti (che aveva chiesto alla maggioranza di invocare il ritiro delle dimissioni dell’ex assessore all’Ambiente), Passafaro è intervenuto per ringraziare il gruppo di minoranza e, per usare una sua stessa espressione “alcuni” della maggioranza consiliare che, per logica, dovrebbero coincidere coi “due-tre – aveva detto in precedenza – che mi hanno telefonato per conoscere i motivi delle mie dimissioni”. Insomma, un distinguo non da poco, accompagnato dalla dichiarazione relativa alla sua volontà di non rientrare più in giunta e preceduta – come si sente chiaramente dal filmato del nostro Enzo Lacopo – da un lapsus freudiano, quando dice “Non entrerò più in maggioranza”, del quale si è comunque scusato subito, visto l’evidente errore.
In ogni caso, lapsus freudiani o no, Passafaro ha detto di rimanere nel gruppo di maggioranza senza specificare, stante il suo perdurante silenzio, quello che farà e come intenderà muoversi.
Gli unici dati certi riguardano il fatto che l’ex assessore all’Ambiente non fa parte di alcuna commissione consiliare e che le riunioni del gruppo di maggioranza non sono frequenti e alle stesse non ha mai partecipato dopo le dimissioni.
Insomma, sembra che da un paio di settimane a questa parte si limiti a fare il consigliere solo durante l’assemblea plenaria del civico consesso.
Una posizione, quest’ultima, più adatta a un indipendente che a uno che si dichiara ancora consigliere di maggioranza. Avremmo voluto chiedergli lumi sulle sue intenzioni future, ma continua a scegliere la linea del silenzio.
E allora, non ci resta che ascoltare il suo intervento nella seduta consiliare del 23 giugno, preceduto da quello di Pino Mammoliti.
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