R. & P.
Il gruppo consiliare di opposizione “Scelgo Locri”, come anticipato al termine dell’ultimo Consiglio comunale, dopo inutili tentativi di confronto con la maggioranza, ha inviato al Prefetto, alla Procura della Corte dei Conti, al Revisore dei Conti del Comune di Locri, alla Procura della Repubblica di Locri, al Comando della Guardia di Finanza di Locri ed al Dipartimento Politiche Sociali della Regione Calabria, una segnalazione atti per la verifica della loro conformità a legge sulla variazione di bilancio, effettuata proprio dalla maggioranza, in merito al fondo di non autosufficienza – annualità 2015.
Una variazione che risulta assolutamente identica ad un’altra già effettuata negli anni scorsi, combaciante sia per importi che per annualità.
Una variazione ripetuta, insomma, che se fosse confermata andrebbe a rendere incongruente il bilancio del Comune di Locri, segno tangibile di inadeguatezza amministrativa e gestionale.
Proprio durante l’ultimo Consiglio comunale in cui era in discussione il punto in questione, il sindaco e la sua maggioranza non hanno voluto ascoltare la proposta delle opposizioni di rinvio della discussione e verifica della legittimità degli atti, proseguendo per la propria strada con la solita arroganza di chi si sente intoccabile davanti ad ogni contestazione formulata con spirito di collaborazione e attenzione verso gli interessi della città, così come il mandato dei consiglieri Carabetta, Garreffa, Ratuis, Passafaro e Previte, firmatari della segnalazione, richiede.
Il movimento “Scelgo Locri” condivide e supporta l’azione politica del gruppo consiliare teso a tutelare la qualità dei servizi da rendere ai cittadini, spesso messi in discussione da una amministrazione superficiale e poco lungimirante, intenta più a proporre slogan dal sapore elettoralistico che progetti di sviluppo reale.
La nostra idea di governo della città prevede una partecipazione attiva dei locresi che renda quanto più trasparente possibile le scelte politiche a favore della nostra comunità, a partire dalla messa in onda delle sedute di Consiglio comunale, più volte richiesta e mai accordata dall’attuale maggioranza, scardinando il sistema di soggezione ed asservimento ad oggi esistente e restituendo ai cittadini la titolarità del loro ruolo di liberi giudici della politica cittadina.
La legalità è un valore che si pratica in tutte le sue forme e non uno slogan.