R & P
Gentile On. Laura Ferrara,
innanzitutto colgo l’occasione per ringraziarLa per il tempo che ha voluto dedicarmi nel rispondere al mio pubblico appello.
Ho avuto modo di apprezzare la Sua attività parlamentare e, nello specifico, la Sua interrogazione del 16 dicembre 2020 ma sono rimasto colpito ancora di più dalla risposta che il 24 febbraio 2021 Adina Vălean, a nome della Commissione Europea, le ha scritto e, in particolare, dall’ultimo passaggio: “per sostenere gli sforzi degli Stati membri in tal senso, l’UE mette a disposizione diversi strumenti di finanziamento tra cui i fondi strutturali”.
Il problema di fondo è proprio questo: la Statale 106 potrebbe certamente essere inclusa nella Rete TEN-T Core se, ad esempio, dal comune di Davoli fino al comune di Guardavalle in provincia di Catanzaro, i cittadini europei non fossero ancora oggi, nel terzo millennio, costretti a dover attraversare i ponti Vodà, Ponzo, Gallipari e Alaco che, non solo rappresentano l’unica e la sola possibilità per l’attraversamento della “jonica” in quel tratto. ma sono opere realizzate tra il 1920 ed il 1928 dal Fascismo.
Se ciò è accaduto è frutto solo del fatto che ormai da sempre i fondi strutturali che l’UE mette a disposizione degli Stati membri affinché essi assicurino – riporto il testo della risposta di Adina Vălean – “lo sviluppo delle loro reti a norma del regolamento TEN-T” sono stati utilizzati per altre finalità o in modo ingiusto consentendo ad alcune aree del Paese di ottenere una eccellente rete infrastrutturale mentre alla Calabria jonica è stato destinato poco o niente.
Rispetto a questa ingiustizia e contro questa disuguaglianza ritengo che sia io, che sono oggi un semplice cittadino, che Lei dovremmo e potremmo essere uniti senza alcun pregiudizio e, inoltre, dovremmo e potremmo affrontare questa problematica senza alcuna preclusione perché ritengo che essa appartenga ad entrambi.
Voglio, altresì, farle apprezzare anche il contributo dell’On. Sofo che ha chiesto alla Commissione l’inclusione dell’intero tratto della Statale 106 nella Rete TEN-T mediante una interrogazione presentata l’1 settembre 2021 ottenendo una risposta da Adina Vălean che mi ha molto colpito, in particolare, nell’ultimo passaggio: “qualora le autorità italiane suggeriscano di includere nella rete globale i restanti tratti della strada Statale 106 “Jonica”, la Commissione valuterà la proposta sulla base dei criteri oggettivi stabiliti nella metodologia TEN-T”.
Rispetto a questa possibilità mi permetto solo di farLe notare che sarebbe opportuno ed auspicabile che il Governo possa formalmente suggerire alla Commissione di includere nella Rete TEN-T la strada Statale 106 “Jonica”. Innanzitutto perché questo costituirebbe un fatto storico e poi perché da questo passo, seppure irrilevante o marginale, potrebbe costituire l’inizio di un percorso che in futuro potrà consentirci di ottenere ciò che vogliamo e che è giusto!
Vede, On. Ferrara, Lei ricorderà che da presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ho ritenuto giusto battermi per la realizzazione dell’ammodernamento della Statale 106 “Jonica” tra Sibari e Roseto Capo Spulico (Megalotto 3). Un progetto ritenuto d’importanza strategica nazionale che oggi è in costruzione.
Questo risultato non è stato casuale o frutto di chissà quale bontà divina.
È stata, invece, una conquista ottenuta grazie a tanti piccoli passi che sono stati compiuti da moltissimi cittadini e da rappresentanti politici di ogni colore politico i quali attraverso il loro impegno non hanno esitato a fare tutto il possibile evitando di mancare anche quelle azioni che potevano sembrare inutili o marginali.
In questo senso non solo auspico che Lei ed anche l’On. Sofo, dalle rispettive posizioni, non esiterete a continuare con maggiore impegno il Vostro lavoro per la Statale 106 in seno al Parlamento Europeo, che è poi anche un battaglia contro le ingiustizie e le disuguaglianze, ma confido e spero nella possibilità che dalla posizione certamente favorevole nella quale Lei si trova oggi, possa chiedere agli autorevoli esponenti del Suo partito in seno al Governo di non esitare un attimo nel chiedere formalmente alla Commissione Europea, attraverso il Presidente del Consiglio ed il Ministro delle Infrastrutture, di considerare l’ipotesi di includere nella Rete TEN-T per intero la Statale 106 “Jonica”.
Ciò non solo rappresenterebbe per i cittadini calabresi un bell’esempio di bella politica considerando questo risultato anche il frutto dell’impegno di due Onorevoli Europarlamentari calabresi che da posizioni politiche differenti e distinte hanno svolto il loro dovere nell’interesse generale della Calabria ma offrirebbe alla Commissione Europea la possibilità, se non altro, di poter comprendere quanto il desiderio di includere la Statale 106 “Jonica” nella Rete TEN-T Core sia non solo una legittima pretesa del territorio calabrese che sul tema, appunto, vede uniti anche esponenti di parti politiche differenti e distinte, ma sia anche divenuta una legittima e formale richiesta del Governo italiano.
Ritengo, altresì doveroso, offrirLe alcuni suggerimenti.
Innanzitutto quello di chiedere agli autorevoli esponenti del Suo partito in seno al Governo di fare in modo che nella richiesta formale sia anche prevista la proposta di una proroga rispetto alla data del 14 dicembre prossimo sulla valutazione dell’inclusione della Statale 106 “Jonica” nella Rete TEN-T.
Infine Le chiedo se è disponibile a far visionare alcune immagini della Statale 106 “Jonica” (tra cui quelle dei ponti tra Davoli e Guardavalle), alla Commissaria Adina Vălean non solo per farLe comprendere lo stato d’incredibile arretratezza, vetustà e d’inimmaginabile pericolosità della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria ma anche, e soprattutto, per farLe comprendere quanto questa condizione di disuguaglianza e d’ingiustizia sia alla base del diffondersi dei sentimenti antieuropeisti nella nostra Calabria.
Gentile On. Laura Ferrara, auspico e spero che Lei possa non solo accogliere la mia proposta ma, unitamente al contributo degli autorevoli esponenti del Suo partito in seno al Governo, migliorarla ed arricchirla affinché possa giungere alla Commissione Europea una richiesta formale che riesca quanto meno ad onorare il dolore vero e la disperazione di quanti sull’asfalto dalla Statale 106 “Jonica” hanno perso i loro affetti più cari.
Nel ringraziarLa per l’attenzione e con un vivo sentimento europeista colgo l’occasione per salutarLa
Cordialmente
Ing. Fabio Pugliese
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Gentile Ing. Fabio Pugliese,
Spero, rispetto a quanto lei evidenzia nella sua mail, di riuscire a fornirle un quadro esaustivo in merito al mio impegno finora, in qualità di deputata al Parlamento europeo, per la prossima revisione della rete dei trasporti Ten-T e la possibilità di includervi la fascia ionica calabrese.
Come certamente saprà, oltre un anno fa, quindi a dicembre 2020, tramite interrogazione scritta chiedevo alla Commissione europea l’inclusione dell’INTERA area ionica calabrese nella revisione della rete Centrale TEN-T, nonché nei negoziati interistituzionali sull’MCE (Programma europeo finalizzato ad accelerare gli investimenti nel settore delle reti transeuropee per il periodo 2021-2027).
Successivamente, lo scorso 29 settembre, reiteravo le suddette istanze in una nuova interrogazione per la quale sono ancora in attesa di risposta da parte della Commissione europea.
Atteso che la rete TEN-T dovrebbe garantire la coesione economica, sociale e territoriale e l’accessibilità a tutte le aree dell’UE, comprese quelle più remote, stimolando in tal modo la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze, nella mia ultima interpellanza segnalavo alla CE che non è più differibile la revisione almeno (e sottolineo almeno) della tratta ionica Taranto-Crotone da Rete Comprehensive a Core considerati i termini più ravvicinati di realizzazione previsti per la suddetta Rete (cioè il 2030 rispetto al 2050 previsto dalla Rete Comprehnsive). Formalmente concludevo quindi la mia istanza ponendo alla CE i seguenti quesiti formali: “..come intende aggiornare la metodologia usata per conseguire gli obiettivi della politica TEN-T per garantire l’accessibilità e la connettività di tutte le aree europee e dell’area jonica calabrese?”- e ancora: “Intende rivedere i requisiti identificativi dei nodi principali della rete centrale per passeggeri e traffico merci, considerato che l’area in oggetto è logisticamente ottimale per i commerci e i flussi provenienti da Oriente e diretti verso l’Europa continentale?”.
È facile e chiaro, dunque, comprendere come la mia sia una posizione di tutela del diritto alla mobilità di TUTTA l’area ionica calabrese.
La Commissione Europea è stata abbondantemente edotta e sollecitata su questo specifico tema attraverso tutti gli strumenti istituzionali a mia disposizione. Ora è responsabilità della stessa Commissione, anche a seguito delle diverse sollecitazioni giunte da parte mia, la modifica o meno dei parametri sulle cui basi vengono costruite le Reti Ten. Infatti è proprio questo il principale ostacolo all’inserimento di nuove tratte, soprattutto per quanto concerne la Rete Core. Credo sia chiaro, alla luce delle risposte sul tema fornitemi dalla Commissione, che la stessa potrebbe valutare positivamente la proposta di inserimento della fascia ionica nella Rete Core essenzialmente sulla base dei criteri oggettivi stabiliti nella metodologia TEN-T. Ed è proprio sulla modifica di questa metodologia che personalmente sto sollecitando a più riprese la Commissione europea e senza la quale qualsiasi richiesta potrebbe non essere accolta.
Lei continua, direttamente o tramite l’associazione che rappresenta, a chiamarmi in causa su questo tema. Ritenendo di averle fornito una definitiva lettura del mio continuo impegno su questa tematica, ulteriori sollecitazioni di natura pretestuosa o provocatoria sulla medesima questione non verranno tenute in considerazione.
Per ulteriori chiarimenti la invito a consultare la risposta che ha fornito la Commissione alla mia prima interrogazione sul tema e che trova qui: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/P-9-2020-006905-ASW_IT.html
Mentre qui trova il testo della mia ultima interrogazione e per la quale siamo ancora in attesa di risposta: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-9-2021-004453_IT.html
Le porgo i miei più cordiali saluti
Laura Ferrara
Member of European Parliament
WIE 00 U 028 – Bruxelles