di Redazione
CARERI – Nell’ambito del programma di escursioni 2014, denominato “Ricordi bizantini in cammino”, l’associazione escursionistica “Gente in Aspromonte”, domenica sarà a Serra San Bruno, per un itinerario naturalistico storico ad anello denominato “Certosa Serra San Bruno”.
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Questa la scheda tecnica dell’escursione:
Un percorso dolcemente adagiato sulla catena montuosa delle Serre che si sviluppa tra Mongiana e la Certosa di Serra San Bruno, in un lembo di foresta incontaminata e circondata da un fitto intrigo di conifere. A questa altezza spiccano gli abeti bianchi che è la specie dominante delle Serre e i faggi che si mescolano con i Castagni secolari. Il sotto bosco è ricco di un’infinita varietà di piante officinali.
Raduno ore 9.45– al centro di Fabrizia – piazza Alluvione (bar del gatto)
Ore 10.00 Trasferimento in auto al “Bivio delle Tre Aree” percorrendo la strada provinciale per Arena (circa 9 Km)
Partenza escursione ore 10.30
CERTOSA DI SERRA SAN BRUNO
Tempo: Ore 5.30 Località Tre Aree (Arena
Dislivello: 1080 slm 825 Comuni int: Arena – Serra San Bruno
Difficoltà: E. Escursionistico
CERTOSA DI SERRA SAN BRUNO
Nel 1091 San Bruno di Colonia, maestro della certosa di Grenoble chiamato a Roma da Papa Urbano II, ricevette in dono dal conte Ruggero I di Sicilia un esteso appezzamento di terreno nelle montagne delle Serre.
Quì il frate fondò una grande Abbazia che, come per evidenziare la notevole presenza di alberi in quello straordinario paesaggio, denominò “Certosa di Santo Stefano del bosco”, oggi più conosciuta come “Certosa di Serra San Bruno”.
A quell’epoca era molto sviluppato in Calabria il monachesimo italo-greco dei monaci Basiliani e Bruno senza legarsi ad essi seguiva alcune loro austerità: pregava in una grotta come tanti dei suoi predecessori nella vita monacale solitaria e si lavava nelle acque gelide dei torrenti.
Nasce così la tradizione plurisecolare di San Bruno penitente in preghiera nell’acqua, che gli abitanti del luogo vollero ricordare raccogliendo le acque in un “laghetto” e collocandovi dentro la statua di San Bruno inginocchiato a pregare.
A poca distanza dal laghetto percorrendo la scalinata in granito si giunge al Santuario di Santa Maria dell’Eremo o del Bosco dove il Santo dimorò negli ultimi anni della sua vita e vi morì.
Descrizione sentiero:
L’escursione si svolge nel cuore delle Serre nella cosiddetta “Conca di Serra San Bruno” con un percorso semplice, quasi sempre in pianura e in una lussureggiante cornice di latifoglie e conifere e all’ombra di giganteschi faggi, querce e abeti bianchi caratteristici della zona.
Si parte dal bivio delle tre aree (1080 m s.l.m.) si prosegue sulla strada asfaltata in direzione Arena e dopo circa 200 m si imbocca la sterrata a destra.
Dopo circa 25 minuti di cammino (1Km) si prende la strada a destra (strada Michelina), si attraversa la sbarra rossa e si prosegue per circa 2 Km fino a raggiungere un piazzale (cava San Marco).
Si imbocca la sterrata a destra e, sempre in discesa, si attraversa il ponticello sul torrente e si continua il cammino fino a giungere alla segheria “Foresta” della famiglia Poletto.
Si costeggia il capannone, si attraversa il cancello dell’azienda, si percorre un breve tratto di strada asfaltata e dopo circa 200 metri si imbocca a destra il “Sentiero Frassati” (da Pier Giorgio Frassati, un giovane torinese di 24 anni morto per un attacco di poliomelite contratta mentre si prodigava a favore dei più bisognosi.
A lui il CAI ha voluto intitolare questo suggestivo percorso ad anello che ha inizio a Villa Vittoria, vivaio montano del Corpo Forestale dello Stato nel comune di Mongiana a 910 m s.l.m.).
Proseguendo lungo il sentiero si arriva alla Certosa. Dopo una breve visita si torna indietro ripercorrendo il sentiero Frassati fino a giungere al laghetto di San Bruno.
A poca distanza dal laghetto percorrendo la scalinata in granito si giunge al Santuario di Santa Maria dell’Eremo o del Bosco dove il Santo dimorò negli ultimi anni della sua vita e vi morì.
Alle spalle del laghetto, si imbocca il sentiero e si prosegue attraversando il torrente e si sale fino a raggiungere la sterrata della “Castagnara”.
Si prosegue sulla sinistra in salita e dopo 500m, all’incrocio, si prende la strada a sinistra che in leggera e continua salita in circa 1 ora porta sulla strada asfaltata. Da qui proseguendo sulla destra, dopo 500 metri si arriva al punto di partenza.