di Gianluca Albanese
SIDERNO – Mancano 183 giorni all’inizio dell’estate. E anche se sembra un’eternità bisogna pensare fin da oggi a quella che sarà la prossima stagione balneare. Lo ha detto il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, nel momento in cui ha esposto le linee d’intervento per garantire una migliore depurazione delle acque tale da assicurare una buona balneabilità e lo sanno i Comuni di Siderno e Roccella Ionica, gli unici che nella Locride possono vantare la Bandiera Blu della Fee e che vorrebbero mantenerla anche per la prossima stagione.
Per questo motivo hanno presentato, nella stessa giornata, le richieste e la relativa (corposa) documentazione a Roma al fine di mantenere l’ambito riconoscimento di qualità delle spiagge e dei porti turistici che permette a chi lo riceve di entrare in una sorta di élite delle località balneari.
Due storie differenti quelle che narrano del rapporto con la Bandiera Blu.
Roccella Ionica l’ha avuta per 19 anni consecutivi e ha tutta l’intenzione di festeggiare il suo 20° anniversario “in Blu”. Fu una delle tante intuizioni del compianto Senatore Sisinio Zito che, da sindaco di Roccella, portò personalmente la prima richiesta a Roma vent’anni fa, accompagnato da un giovane professionista che, anno dopo anno, divenne il tecnico di riferimento per la compilazione della complessa documentazione: l’ingegner Lorenzo Surace. Profondo conoscitore di vizi e virtù dei palazzi capitolini, Zito rimase fisicamente negli uffici deputati fino a quando gli addetti non gli portarono nella stessa giornata l’attestazione di avvenuto deposito della documentazione. Una manifestazione di caparbietà e determinazione che ancora oggi affiora nei ricordi della moglie Assunta. E dello stesso ingegnere Surace, che quando redige lui la documentazione, l’ente che la presenta sa di avere grosse possibilità di accoglimento.
Siderno ha potuto ottenere di nuovo la Bandiera Blu nel 2020, dopo una breve parentesi di un anno a inizio degli anni 2000. L’iter era stato avviato dall’amministrazione Fuda prima dello scioglimento del consiglio comunale ad agosto 2018, ma si è concretizzato nel 2020 durante la gestione della Commissione Straordinaria, col supporto tecnico dell’ingegner Surace. Una bella soddisfazione per tutti, specie perché giunta nella prima stagione dell’era CoVid e una buona iniezione di fiducia per il settore alberghiero e balneare. Nel 2021 il bis, pur con l’impressione che gli effetti positivi siano stati minori, stante l’acuirsi dell’emergenza rifiuti e di quel terribile malcostume di chi si liberava delle buste dell’immondizia direttamente in strada. Ma se su facebook e nei bar la gente cominciava a diffidare della Bandiera Blu valutandola alla stregua di una foglia di fico che non riusciva a coprire la vergogna dei rifiuti per strada, gli attori politici erano perfettamente al corrente dell’importanza del riconoscimento, tra questi l’attuale sindaca Mariateresa Fragomeni che con una nota stampa dello scorso 11 maggio esprimeva il proprio plauso personale alla riconquista della bandiera blu e ora, con la fascia tricolore addosso, la richiede per tempo.
Perderla, del resto, sarebbe un peccato.