di Gianluca Albanese
SIDERNO – Tra perdita generalizzata degli iscritti e qualche sorpresa, verranno depositate lunedì 10 le liste dei candidati all’assemblea regionale del Partito Democratico. Nella Locride, la nuova modalità di tesseramento on line ha provocato quasi ovunque un’emorragia di militanti che non risparmia nemmeno i centri in cui i democrat amministrano. È il caso di Siderno, centro più popoloso della Locride, in cui la platea dei tesserati al partito di Enrico Letta si è quasi dimezzata, fermandosi sotto le 90 unità. Pochino per un centro in cui il circolo ha sempre dato prova di un buon radicamento e che esprime l’intero gruppo consiliare di maggioranza che, dopo le elezioni, ha inglobato sia gli eletti della lista di partito che quelli dell’altra aggregazione che ha sostenuto l’elezione di Mariateresa Fragomeni, ovvero “Ripartiamo da Siderno”.
Numeri modesti (poco oltre la ventina) a Caulonia, amministrata da quasi un lustro da un’altra donna forte del Pd come Kety Belcastro e a Gioiosa Ionica. Si contano poco più che nelle dita di una mano gli iscritti di Marina di Gioiosa Ionica, mentre una mano basta e avanza a contare i tesserati Pd di Mammola, altra roccaforte storica del Pci-Pds-Ds-Pd. A reggere la bandiera del Partito Democratico a Gerace un solo tesserato, mentre tiene bene Bianco, che supera i trenta iscritti, che non sono pochi, specie se rapportati alla popolazione complessiva. Scompaiono per mancanza di tesserati gli storici circoli di due piccoli centri come Pazzano e Camini.
L’ingresso del sindaco Vittorio Zito e dell’avvocato Vincenzo Bombardieri portano linfa nuova al circolo di Roccella Ionica, che sfiora la platea dei 50 tesserati e sarà molto interessante capire come si collocheranno i militanti nell’ambito di quella che appare una situazione singolare: quella di un’amministrazione di area Pd alla quale fa da contraltare un circolo democrat che invece sta all’opposizione della giunta Zito. Un’analisi dei nominativi di ogni singolo iscritto potrebbe fornire dei dati significativi anche prima del congresso cittadino.
E poi ci sono le sorprese.
Quella positiva è Locri che se è vero che in termini assoluti perde qualche decina di tesserati, rappresenta comunque il secondo circolo per numero d’iscritti in tutto il territorio metropolitano, escluso il capoluogo. Con più di 90 tesserati, infatti, il circolo locrese non solo supera quello della vicina Siderno (che può contare su una popolazione totale di circa 6000 abitanti in più) ma è secondo solo a quello di Villa San Giovanni.
Quasi un miracolo, se si pensa che qui la destra governa dal 2006 (con la sola parentesi dell’amministrazione Lombardo dal maggio 2011 al novembre 2012) e che tutta una serie di dati storici – la denominazione attuale assunta durante il Ventennio, la maggioranza bulgara per la monarchia al referendum del 2 giugno 1946, solo per citarne alcuni – tendono a etichettare la cittadina ionica d’ispirazione conservatrice.
E invece qui il Pd non solo tiene, ma si arricchisce di nuove presenze di un certo rilievo, tra cui alcuni esponenti del movimento “LocRinasce” capeggiato proprio dall’ex sindaco Pepè Lombardo che evidentemente hanno gradito la candidatura di Nicola Irto alla segreteria regionale, decidendo di supportarla. Tra questi, l’ex primario di Pediatria all’ospedale di Locri Franco Mammì e Maurizio Celestino. Ovviamente, c’è anche il ritorno alla politica attiva dell’avvocato Emanuele Marando, già capogruppo di maggioranza ai tempi dell’amministrazione Lombardo e da sempre vicino a Irto.
Lunedì 10 verranno rese note le candidature all’assemblea regionale, il cui congresso verrà celebrato il 14, 15 e 16 gennaio. La settimana successiva si procederà alla celebrazione dei congressi dei circoli cittadini.