di Gianluca Albanese
SIDERNO – E’ ormai una (triste) consuetudine. Anche nel mese di gennaio i lavoratori di Locride Ambiente iscritti alla sigla sindacale Slai-Cobas daranno vita a un presidio di protesta per rivendicare i propri diritti. Lo scorso 28 dicembre manifestarono davanti alla sede della società mista, in corso della Repubblica; giovedì 20 gennaio, dalle 9.30 alle 18, si riuniranno in presidio in piazza Vittorio Veneto a Siderno, davanti al palazzo municipale, “al fine di protestare – è scritto nella comunicazione ufficiale vergata dal coordinatore Slai Cobas Nazzareno Piperno – per la mancata attivazione” da parte dei Comuni di Siderno e Monasterace dell’intervento sostitutivo previsto dal nuovo Codice degli Appalti, che prevede che siano gli enti, nella veste di stazioni committenti, a pagare direttamente gli stipendi e i salari ai dipendenti, in caso di crisi aziendali.
“I lavoratori – ha continuato Piperno nella sua comunicazione – continuano a rimanere senza stipendi, nell’indifferenza del datore di lavoro e degli enti appaltanti, entrambi obbligati per legge a garantire la regolarità retributiva e contributiva per tutti”, aggiungendo che “la situazione descritta è, ormai, insostenibile” e “i lavoratori, con il presidio intendono rappresentare pubblicamente le loro condizioni, difficili e intollerabili, con le quali da anni sono costretti a convivere, nella speranza che, una volta per tutte, le loro istanze possano ottenere l’attenzione che meritano e trovare una soluzione definitiva”.
Dunque, giovedì 20, così come accaduto a fine dicembre “per dar modo a tutti i lavoratori di partecipare, il presidio si terrà fuori dall’orario di servizio”.