di Gianluca Albanese
SIDERNO – Prendete un farmacista giovane e sensibile che opera in una realtà in cui la sanità pubblica funziona come si deve; affiancategli uno dei primi 100 luminari al mondo nella cura dei linfomi e fate sapere di loro a un primario di un reparto inserito in un ospedale pieno zeppo di criticità. Il farmacista lavora a Modena e il primario, suo compaesano, dirige il reparto di Oncologia dell’ospedale di Locri. Sono entrambi di Marina di Gioiosa Ionica, così come loro due concittadini illustri che sono pronti a dare una grossa mano per realizzare un sogno: la rifunzionalizzazione del reparto di Oncologia del nosocomio locrese, per permettere ai loro conterranei di essere curati nella loro terra senza dover più affrontare quelli che sono ormai tristemente noti come “viaggi della speranza” per potersi curare e operare al centronord.
Con questo spirito, e con una buona dose di entusiasmo e ottimismo, venerdì mattina l’associazione “Angela Serra per la ricerca sul cancro” si è presentata ai sindaci della Locride, appositamente riuniti in assemblea. Unico punto all’ordine del giorno, l’elaborazione, a proprie spese, di un progetto per realizzare all’interno dell’ospedale di Locri un’area di circa mille metri quadri da mettere a disposizione del reparto di Oncologia. Ma non solo. L’associazione vorrebbe anche farsi carico dei costi per la realizzazione completa dell’opera, attivando una raccolta fondi tra la comunità della Locride e coinvolgendo i conterranei illustri. Uno di questi, il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, collegato in videoconferenza con l’assemblea di ieri mattina, ha risposto “presente”. Così come si conta sul convinto sostegno dell’altro concittadino famoso, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso, che s’intende coinvolgere per raccogliere i fondi nella folta comunità dei calabresi d’America.
La presidente dell’assemblea di AssoComuni Kety Belcastro, ha introdotto il “giovane e sensibile medico” Attilio Gennaro, responsabile dell’associazione “Angela Serra” – sezione Locride, che ha messo tutto il proprio impegno e la propria passione in questo progetto “perché il sogno di uno resta un sogno, ma il sogno di molti può diventare realtà”. Concetti approfonditi e sviluppati dal presidente nazionale di “Angela Serra” Massimo Federico, n° 73 al mondo in un elenco di esperti nella lotta ai linfomi secondo un autorevole istituto americano, che ha raccontato gli albori dell’associazione, specie di quando “l’allora sindaco di Modena Pier Camillo Beccaria, scomparso nel 1994 a soli 49 anni, in punto di morte chiese ai cittadini di donare fondi all’associazione ‘Angela Serra’ per avviare la realizzazione di un grande centro oncologico in città. Da lì fu un’ondata di generosità che culminò nel 2001 con la firma dell’accordo per l’avvio del centro, insieme al policlinico e all’Università di Modena”. Un modello, questo, replicato anche nella Lecce di cui è originario il professor Federico, che ha disegnato la road map che dovrebbe portare a progettare questo polo oncologico della Locride coi contributi dei cittadini “anche – ha detto – con un euro a testa” chiarendo bene (anche in risposta alle recenti polemiche mediatiche) che “l’associazione non ha la benché minima volontà di sostituirsi alle altre strutture, ma vuole solo supportare la sanità pubblica, al fine di ‘regalare’ – ha usato più volte questa espressione – un locale tale da accogliere i pazienti al meglio, affidandoli alle cure dei professionisti del luogo”. Tra questi ultimi, il primario di Oncologia dell’ospedale di Locri Giovanni Condemi (anch’egli di Marina di Gioiosa Ionica) che ha subito sposato il progetto dopo aver chiesto aiuto, in passato, all’associazione “Angela Serra” “che conosce – ha detto – problematiche e carenze del nostro reparto e vuole, come noi, una struttura di cure onco-ematologiche in grado di evitare degli stress supplementari ai pazienti. Una sua realizzazione – ha concluso – avrebbe un indotto positivo per tutto il territorio”.
Positiva la reazione dei rappresentanti istituzionali presenti, dal consigliere regionale Giacomo Crinò che ha detto: “contate pure su di me e su tutti i miei contatti”, al presidente del comitato di AssoComuni Giuseppe Campisi, fino al sindaco di Locri Giovanni Calabrese le cui perplessità hanno riguardato solo la fragilità del tessuto economico comprensoriale. Il consigliere pentastellato Giuseppe Belcastro ha espresso la collaborazione del terzo settore e del senatore Auddino. Nel pomeriggio di ieri, tecnici e dirigenti di Asp e Comune di Locri hanno incontrato per un briefing il progettista della struttura architetto Franco Maghenzani.