R. & P.
Nella giornata di ieri 31 Gennaio, in concomitanza con la scadenza dei bandi concorsuali per il potenziamento dei Centri per l’Impiego (bandi che continuiamo a considerare un errore strategico e un’ingiustizia discriminatoria), la Regione Calabria – attraverso la voce della Vice Presidente Princi – ha annunciato un’iniziativa molto semplice e lineare: richiedere direttamente alle imprese calabresi, tramite apposito questionario on line, i fabbisogni occupazionali e formativi di questa fase economica, in modo tale da individuare le priorità da perseguire nei futuri bandi a cura del Dipartimento Lavoro e Formazione.
L’iniziativa ci ha molto colpito, non tanto perché non possa essere utile e funzionale alla futura programmazione della Regione, quanto perché sembra disconoscere completamente il ruolo dei servizi pubblici per il lavoro e quindi dei Centri per l’Impiego, che pure dovrebbero essere gli snodi cruciali nella governance del mercato del lavoro calabrese.
Di più, l’intervento della Vice Presidente Princi è presentato come una grande innovazione e una sperimentazione inedita, ma non è affatto così: la Regione sembra ignorare totalmente il lavoro prezioso che, da oltre un anno, è puntualmente realizzato ed aggiornato dai Navigator (tecnici dei servizi per il lavoro che, è bene ricordare, lavorano quotidianamente proprio al servizio delle strutture regionali). Questo lavoro ha anche un nome e un acronimo ben precisi: Mappatura Opportunità Occupazionali (MOO).
Si tratta di una grande piattaforma informatica, voluta da Anpal Servizi Spa e messa a disposizione dei servizi regionali per il lavoro, alimentata puntualmente dai Navigator nel loro contatto costante con le imprese del territorio. Dall’Autunno 2020, i Navigator si sono occupati di “ripulire” le banche dati delle aziende calabresi presenti in piattaforma sulla base dei loro trend assunzionali, di contattare i responsabili aziendali per mappare le opportunità di tipo lavorativo a partire dalla pubblicazione delle vacancies immediate, di inserire in MOO i piani occupazionali anche a medio e lungo termine proposti dalle imprese contattate.
Un lavoro di grande importanza, per consistenza quantitativa e qualitativa, a disposizione dei servizi pubblici per il lavoro che, almeno in Calabria, mai prima d’ora era stato realmente sperimentato: questo è stato ed è ancora MOO. Lasciamo parlare i numeri, attualizzati al Settembre 2021 (ci ripromettiamo di verificare a breve la situazione al 31/12/2021): aggiornamento dei dati di oltre 38 mila aziende censite, contatti diretti con circa 12.500 e fornitura di assistenza tecnica a circa 3 mila aziende per la rilevazione dei relativi fabbisogni occupazionali, rilevamento di n. 2.368 piani assunzionali per n. 1.413 aziende coinvolte e per n. 4.914 profili richiesti.
Ancora una volta, e ce ne dispiacciamo come cittadini ancor prima che come operatori del settore, la Regione Calabria sembra voler disperdere un patrimonio professionale di grande valore, ampiamente esercitato sul campo. I Navigator sono tecnici dei servizi per il lavoro, il loro impegno è vocato inequivocabilmente ad una migliore azione dei Centri per l’Impiego: non sfruttarne nemmeno i numeri e le informazioni prodotte, ci sia consentito dirlo, appare come l’ennesima colpevole irrazionalità intorno al lavoro dei Navigator.A.N.NA Calabria