di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Una sentenza del Consiglio di Stato, la 3808/2014, sembra legittimare quanto evidenziato in una lettera aperta ai Commissari straordinari alla guida del Comune di Siderno, da parte del Movimento Politico Siderno Libera – Progressisti per l’Unità e avallato anche dal Movimento Cinque Stelle cittadino. Ma andiamo per ordine.
{loadposition articolointerno, rounded}
Con questa sentenza il Consiglio di Stato ha accolto in pieno le tesi dei cittadini di Lamezia Terme rigettando il ricorso presentato dall’Amministrazione comunale contro la sentenza del Tar Calabria che aveva dichiarato illegittimo l’aumento al massimo delle aliquote Imu e Irpef deciso dal Consiglio comunale.
Il Consiglio di Stato ha rigettato la tesi secondo cui il termine del 30 novembre 2013 non doveva considerarsi perentorio e quella, in base alla quale, il termine per approvare gli aumenti Imu e Irpef sarebbe spirato alla data della pubblicazione della delibera sul sito del Comune e non invece al 30 novembre.
Nella lettera aperta il Movimento Politico Siderno Libera – Progressisti per l’Unità pose l’accento sulla Mini – Imu e la scadenza prevista per il 24 gennaio scorso, evidenziando che “il D.L. 30/11/2013 n. 133, in vigore dal 30/11/2013, ha stabilito che per il 2013 non è dovuta la seconda rata Imu relativa alle abitazioni principali e relative pertinenze, ma va versata, ai sensi dell’art. 1 comma 5 dello stesso decreto la cosiddetta “Mini – Imu”, ovvero l’eventuale differenza (40%) tra l’Imu risultante dall’applicazione dell’aliquota base è quella maggiore prevista dal Comune. L’art 8 del D.L 31/08/2013 n. 102, nella formulazione vigente impone però, per una serie di norme concatenate, che eventuali variazioni di tariffe vadano deliberate entro il termine di approvazione del bilancio di previsione, fissato dall’articolo sopra citato per il 2013 al 30/11/2013. Il 1° comma di questo articolo prevede inoltre, che tale norma si applichi anche agli enti in dissesto. Il secondo comma del D.L. 31/08/2013 n. 102, prevede poi che eventuali deliberazioni di approvazione di aliquote siano pubblicate nel sito istituzionale del comune entro il 09/12/2013 e che in caso di mancata pubblicazione entro tale termine si applichino gli atti adottati per l’anno precedente”.
Sempre nella lettera si evidenzia come decise di determinarsi l’Amministrazione comunale sidernese. “L’Ente, con delibera Commissariale n. 241 del 27.12.2013 ha aumentato l’aliquota base del tributo dovuta per la “prima casa”, portandolo dal 4 al 6 ‰. Tale deliberazione a parere di chi scrive tardiva e dunque inefficace, non può giustificarsi con la dichiarazione di dissesto del Comune, in quanto, come detto l’art. 8 d.l. 31/8/2013 n. 102, prevede che i termini valgano anche per gli Enti in dissesto”.
Il Movimento Politico Siderno Libera – Progressisti per l’Unità chiese che l’Ente procedesse, in autotutela e senza indugio alla revoca della delibera. Richiesta fatta in base all’articolo 68 del DPR 27/03/92 n. 287, il quale stabilisce che “salvo che sia intervenuto giudicato, gli uffici dell’amministrazione possono procedere all’annullamento, totale o parziale, dei propri atti riconosciuti illegittimi o infondati”.
Obbiezioni a cui i Commissari straordinari risposero dicendo che avrebbero contattato il Ministero, il Mef, per avere maggiori riscontri sull’argomento, subito dopo, a distanza di pochissimo tempo, da un giorno all’altro sull’home page comunale venne pubblicata una nota nella quale si diceva che appunto il Mef avesse risposto confermandone la legittimità.
Risposta del Mef di cui era stata chiesta una copia. Richiesta fatta dal M5S cittadino, rimasta inevasa.
La questione Mini – Imu venne sottoposta a gennaio dal Movimento Politico Siderno Libera – Progressisti per l’Unità in un incontro a Marina di Gioiosa Ionica con i parlamentari del M5S, Dalila Nesci e Nicola Morra i quali chisero di inviare tutta la documentazione e valutata la situazione si stabilì che ci fossero tutti i presupposti per un’interrogazione parlamentare.