di Emanuela Alvaro
SIDERNO – «Uniti siamo più forti per una Calabria più coesa, più accogliente, più giusta. Solidarietà, accoglienza, contrasto serrato alle mafie, inclusione sociale, sviluppo sostenibile sono i capisaldi di Macramè. Ampia già la mappa – spiega il presidente Gianni Pensabene – della rete all’interno della quale sono incluse nuove associazioni così come realtà che da tempo svolgono un ruolo fondamentale nel settore».
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Dopo l’Accordo quadro sulle cure domiciliari siglato dall’Asp, grazie al forte input dato dal Forum del terzo settore, una nuova realtà la rete “Macramè, trame solidali mediterranee” sta muovendo i primi passi focalizzando l’attenzione sulle cure domiciliari, spesso sottovalutati, alle quali si presta poca attenzione.
Il presidente della rete Macramè, Gianni Pensabene, nella sede dell’associazione “FitMed” di Siderno, sede della rete per la Locride, ha spiegato il perché della scelta di questo nome. Macramè, parola di origine araba che indica il tessuto fitto e resistente lavorato all’uncinetto, è stato scelto proprio per focalizzarsi sulla rete formata di recente dai consorzi “Terre del Sole” e “Kalon Brion”, da tempo nel mondo dell’associazionismo, operando in diversi settori.
Si punterà sulle cure domiciliate integrate operando in base all’area geografica di riferimento del paziente che deve avere la priorità su tutto e al professionista che si dovrà mettere nelle condizioni di ottimizzare tempo e risorse. Le prestazioni che verranno erogate sono quelle socio sanitarie di tipo infermieristico, riabilitative e altre tecnico sanitarie con un medico, un dietista e uno psicologo, e le prestazioni socio assistenziali come igiene e cura della persona, della casa e molto altro.
A spiegare nel dettaglio quello che è scaturito dall’Accordo quadro siglato dall’Asp che non si interromperà ogni anno, ma proseguirà per quattro anni consecutivi, Domenico Barresi della Cooperativa “Le rose blu” e Marcella Pisano componente del consiglio di amministrazione della rete Macramè.
Perché tutto venga avviato all’ Accordo quadro sulle cure domiciliari, l’Asp dovrà far seguire una delibera nei prossimi giorni, da quel momento si comunicheranno le date di avvio del servizio.
«Questo è un momento di svolta nel servizio delle cure domiciliari perché per la prima volta – conclude il presidente – è stato siglato un accordo di tal genere in grado di assicurare una continuità al servizio, fattore questo di grande importanza per il superamento di qualsiasi tipo di precarietà».