DAL GRUPPO CONSILIARE IMPEGNO E TRASPARENZA PD RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Ormai siamo abbonati: appena segnaliamo qualcosa arriva puntuale una valanga di insulti dai soliti noti che invece di rispondere alle critiche mosse spostano il tiro e parlano d’altro. Questa volta abbiamo scoperto di avere al nostro interno uno “stupratore” (seppure politico) della Città ed un “pirata” capace d’impaurire i cittadini. Anche questa volta vorremmo lasciare da parte ogni considerazioni in merito a certe volgari espressioni che il sindaco, dall’alto del suo ruolo, ha pensato bene di usare anche nella cattedrale di Locri davanti al Vescovo eletto (per non parlare di quando, davanti a tutti i cittadini e ad un Ministro della Repubblica, ha letteralmente detto che la gente che non ha soldi per curarsi “se la farà in c..o”) e ci limiteremo a segnalare i fatti.
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La notizia di questi giorni è fondamentalmente una sola: il deferimento del Comune di Locri alla Procura regionale della Corte dei Conti per un’assunzione illegittima. Essa è documentata da un atto del Ministero dell’Interno che il gruppo consiliare di minoranza ha inviato in copia a tutti i giornali ed ha pubblicato integralmente sul proprio sito www.impegnoetrasparenzapd.altervista.org.
A questa notizia, desumibile da un atto ufficiale proveniente da un Ministero della nostra Repubblica, la triade comunale risponde non con altri documenti di segno contrario ma con chiacchiere e insulti, spiegando, dopo aver parlato di mille altre cose, che nonostante la conclamata illegittimità (che non è appellabile né sanabile) si spera nell’assoluzione della Corte dei Conti chiamata a valutare la sola esistenza del danno erariale: in sostanza l’assunzione è illegittima ma forse non pagherà nessuno (a parte i cittadini, sai che novità). Quindi un documento ufficiale, proveniente da un organo terzo, viene contrastato da chiacchiere e insulti: quali siano le “carte alla mano” invocate dal Sindaco non è dato sapere. Né è dato sapere qualcosa della ormai famosa “Operazione Verità”, più volte annunciata: siccome, però, è preciso dovere degli attuali amministratori informare gli organi competenti di eventuali notizie di reato o illeciti amministrativi, siamo noi a sollecitare di rendere immediatamente pubblici fatti e misfatti, questa volta con documenti alla mano e senza chiacchiere. Con la speranza che non ci si limiti solo a disporre ispezioni e accertamenti tributari mirati, di chiaro sapore ritorsivo, come già avvenuto in passato.
Al segretario comunale che si è adombrato per le espressioni usate nella nota stampa del gruppo di minoranza, non può che essere rivolto l’invito a rileggere con maggiore serenità e lucidità quanto in essa enunciato, che certamente non lo accusa di falsità né contiene “pesanti affermazioni” (si parla, infatti, di “certificazioni che meritano di essere approfondite perché apparentemente configgenti con i dati desunti …” e, poi, che “desta molta perplessità la certificazione …”). Ma, anche in questo caso, alle chiacchiere o ai riferimenti errati è bene opporsi con i documenti:
• nella nota 10733 del 9/7/14 (come detto pubblicata sul sito del gruppo) si dà atto che risulta una certificazione secondo la quale “… l’Ente non ha aziende speciali, Istituzioni, società partecipate;” : ebbene nel sito istituzionale del Comune sono elencate le seguenti società partecipate:
Locride Ambiente S.p.A. (percentuale di partecipazione 4,28%)
Locride Sviluppo S.p.A. (percentuale di partecipazione 1%)
Consorzio Termale Antonimina Locri (percentuale di partecipazione 50%)
Consorzio di Partecipazione Locride Ambiente (percentuale di partecipazione 12%)
Asmenet Calabria società consortile a R.L. (percentuale di partecipazione 1.72%)
• nella stessa nota si dà atto che risulta la certificazione che “a decorrere dall’entrata in vigore dell’art. 6 bis del d.lgs. n.165/2001 …, l’Ente non ha esternalizzato servizi precedentemente gestiti dall’interno;”: ebbene sul sito istituzionale del Comune sono pubblicati gli atti con i quali, a titolo esemplificativo:
1. si esternalizza il servizio di pulizia degli Uffici Giudiziari prima gestito da personale comunale per come disposto dalla gestione commissariale prefettizia (si veda, ad es. la determina n. 531 di reg. generale del 10/7/2013) e lo si affida a due diverse cooperative;
2. si esternalizza il servizio di gestione dei teatri comunali (palazzo della Cultura, corte del Palazzo Municipale, area archeologica ed anche i costruendi teatri al chiuso e all’aperto) accollandosi tutti i costi (manutenzione ordinaria e straordinaria, utenze, pulizia, Siae, service audio ecc.) e rinunciando ad ogni introito (per affitto sale, biglietti ecc.) fonte di entrate ogni anno (delibera Giunta Municipale n. 55 del 27/5/2014;
in definitiva, si parla di riduzione di spesa per il personale, di esuberi (cioè lavoratori in più rispetto al fabbisogno, che verranno mandati in pensione anticipatamente o mandati a casa con l’80% dello stipendio), di impossibilità di assumere personale e di pagare consulenze, ma ci si dimentica di segnalare che dal mese di marzo di quest’anno il Comune ha preso, tramite un’agenzia di lavoro interinale, due autisti per i camion della spazzatura che stanno costando, da marzo ad oggi, € 5.000 al mese; e non si segnala la professionista (peraltro ottima) cui è stato affidato l’incarico di “assistenza al R.U.P.” con regolare contratto. E’ quindi lecito chiedere se questi altri due casi rientrano nei servizi esternalizzati, nelle assunzioni, nelle consulenze o in quale altra tipologia di rapporto ? E soprattutto, tali lavoratori, in presenza all’interno dell’Ente delle identiche figure professionali possono gravare sulle casse comunali ? Ed ancora, tali esborsi sono stati conteggiati tra le spese del personale così come richiesto dal Ministero ? E’ stato bacchettato o corretto il revisore dei Conti che nella relazione al Consuntivo 2013 ha evidenziato (pag. 26) che SONO STATE EFFFETTUATE NUOVE ASSUNZIONI DI PERSONALE ed offerto un incarico di consulenza per formazione (pag. 26) certificando la violazione della normativa vigente in materia, ivi compreso il limite previsto dall’art. 6 comma 13 della legge 78/2010 ?
Perché il segretario generale, citando la relazione Cervellini e “il rigoroso contenimento della spesa”, non segnala anche quanto scritto qualche rigo sopra dall’ispettore ministeriale (pag. 65 in basso) che censura il revisore dei conti dell’epoca per aver omesso di dichiarare la spesa sostenuta dall’Ente in favore dell’Agenzia di lavoro interinale (allora come oggi) ? perché non cita ciò che l’ispettore ministeriale scrive, sempre a pag. 66, quando evidenzia che “il patto di stabilità 2008 non sarebbe stato raggiunto e quello 2009 è stato fortemente condizionato dalla contabilizzazione di entrate accertate non veritiere, con la conseguenza che l’Ente non avrebbe potuto effettuare assunzioni a qualsiasi titolo” ? Forse perché gli attori protagonisti (politici) di allora e di oggi sono identici e le procedure anche ?
A fronte di tali elementi, tutti documentalmente provati, riteniamo che il Gruppo Consiliare di minoranza correttamente abbia manifestato le proprie perplessità circa le dichiarazioni rese al Ministero.
Senza indugio, quindi, ci offriamo di aiutare il Segretario generale a raccogliere tutta la documentazione indicata e quell’altra che si vorrà produrre per consegnarla insieme al Ministero dell’Interno, alla Procura della Corte dei Conti, alla sezione di Controllo della Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica di Locri.
Non resta, a questo punto, pubblicata la presente nota, che attendere la prossima valanga d’insulti.