di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Il consiglio comunale ha approvato il piano finanziario e tariffario dei nuovi tributi come la Tari, oltre che l’integrazione e la rettifica del regolamento della Iuc (Imposta Unica Comunale). Un’operazione tutt’altro che scontata, alla luce delle difficoltà che attanagliano moltissimi enti locali, alle quali non è immune nemmeno il Comune di Marina di Gioiosa Ionica, che proprio per la difficoltà a riscuotere i tributi, potrebbe avere grosse difficoltà in futuro a garantire i servizi essenziali e il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti.
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La buona volontà da parte degli amministratori non manca, e nemmeno l’opposizione si è mostrata contraria in maniera pregiudiziale e strumentale, ma ogni gesto teso ad ammorbidire la pressione fiscale a carico dei cittadini, si scontra con le norme, sempre più stringenti, conseguenza del federalismo fiscale e con l’entrata in vigore del bilancio di cassa a partire dal prossimo anno, amministrare un comune diventerà un’impresa sempre più difficile.
Ma tant’è. Si gioca sulle sottigliezze, sulle cesellature di un’opera che ha come precondizione l’equilibrio di bilancio e la copertura dei servizi con i tributi ad hoc, come il caso della Tari, per la quale, ad esempio, l’amministrazione, come ha spiegato il sindaco Vestito, ha previsto delle agevolazioni che tendono ad escludere dal calcolo della base imponibile le pertinenze di un’abitazione o, per citare un altro caso, le riduzioni d’imposta per chi adotta un cane, come già stabilito nella vicina Gioiosa Ionica.
Dai banchi dell’opposizione, ancora una volta privi del consigliere Sergio Lombardo, Pasquale Mesiti, ha proposto l’introduzione di principi di progressività fiscale, tesi a riduzioni per famiglie meno abbienti, sulla scorta della compilazione del modello Isee. Il primo cittadino, dal canto suo, ha ribadito che anche l’amministrazione tiene ad alleggerire il carico ai meno abbienti «Ma – ha chiarito Vestito – il tetto massimo delle detrazioni è dell’8% sul totale. Il restante 92% va pagato dai cittadini e l’urgenza di approvare questo piano tariffario è dovuta al fatto che, in vista dell’approvazione del bilancio consuntivo, i cui termini sono stati prorogati al 30 settembre, se non lo avessimo fatto avremmo avuto difficoltà a pagare le mensilità di agosto e settembre dei dipendenti comunali. Tuttavia – ha concluso Vestito – contiamo di approvare in autunno il piano tariffario per l’anno 2015 e quindi davanti a noi abbiamo una prospettiva temporale un po’ più ampia per studiare agevolazioni e detrazioni almeno per il prossimo anno».
Propositi dettati dal buonsenso i suoi, che però non sono stati sufficienti a placare il disagio del “generale” Panetta che, presente tra il poco pubblico in aula, ha polemicamente abbandonato i lavori.
Il punto è passato coi soli voti della maggioranza, mentre la minoranza si è astenuta.
La TARI
Parlando di uno dei tre pilastri, insieme all’Imu e alla Tasi, del nuovo sistema d’imposizione fiscale a carico dei cittadini di ogni Comune, Vestito ha relazionato a lungo sui costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che nel 2014 costa a Marina di Gioiosa 865.443 euro «Senza significative variazioni rispetto all’anno precedente – ha spiegato il sindaco – grazie alla nostra decisione di revocare il bando per la raccolta differenziata approvato dalla commissione straordinaria che ha governato la cittadina prima di noi, che avrebbe fatto lievitare i costi a oltre un milione di euro. Noi – ha proseguito – abbiamo redatto un nuovo progetto che è in attesa di approvazione da parte della Suap, che non farà aumentare i costi e che punterà molto sulla differenziata stradale, riservando il “porta a porta” agli abitanti degli immobili al di là della ferrovia».
La DIFFERENZIATA
«Attualmente – ha detto il sindaco – il totale della raccolta differenziata ammonta al 10% del volume complessivo dei rifiuti urbani e puntiamo a raggiungere il 65% perché solo con l’implementazione della differenziata si potranno abbattere i costi. Meno male – ha proseguito Vestito – che per quest’anno la Regione Calabria ha deciso di soprassedere dalla scellerata decisione di raddoppiare i costi di conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica, dopo le rimostranze di noi sindaci, altrimenti i costi sarebbero gravati unicamente a carico dei cittadini».
La RATEIZZAZIONE DELLA TARI
«Per quest’anno – ha detto ancora il sindaco – abbiamo dilazionato il pagamento in quattro rate annuali, e per il prossimo anno puntiamo alle sei rate, portando la liquidazione del tributo alla stregua delle utenze di telefono ed energia elettrica, dando la possibilità ai cittadini di pagare poco alla volta. Per quanto riguarda le tariffe, abbiamo alleggerito le famiglie con più componenti, gravando il 10% in più sulle attività economiche e raddoppiando i costi a carico delle banche, anche se gli aumenti potranno essere ridotti fino ad essere annullati con l’implementazione della raccolta differenziata».
Quasi una politica fiscale di sinistra radicale, come ha sottolineato – compiaciuto – il consigliere Mesiti, che però ha proposto pure di pensare all’utilizzo di minicompattatori per i rifiuti in plastica, che già esistono in paesi come Corigliano Calabro, laddove i cittadini conferiscono i rifiuti differenziati, godendo di agevolazioni in base alla quantità conferita. «Abbiamo anche studiato – ha detto il sindaco – realtà nelle quali si fa una raccolta differenziata spinta e quelle nelle quali i lombrichi smaltiscono l’umido, cercando di valutare la possibilità di modulare questi esempi allea realtà della nostra cittadina. Gli stessi minicompattatori di Corigliano sono una buona idea, vanno solo valutati i costi».
Anche questo punto è passato con la maggioranza favorevole e la minoranza che si è astenuta.
GLI ALTRI PUNTI ALL’ODG
Con i soli voti della maggioranza, poi, è passato il punto riguardante l’adeguamento degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria (esposto dall’assessore Lupis) in base agli indici Istat, così come l’acquisizione al patrimonio dell’Ente di un relitto fluviale sul Romanò dopo l’Ok dell’agenzia del Demanio.
Particolarmente dibattuta la questione relativa alla celebrazione dei matrimoni negli immobili di proprietà comunale.
Ferme restando le tariffe approvate all’unanimità (50 euro nei giorni feriali e 70 nei festivi per i matrimoni celebrati nella sala consiliare, 100 nei feriali e 120 nei festivi nella biblioteca, gratis per le nozze celebrate nella stanza del sindaco) il consigliere Mesiti ha proposto di utilizzare anche luoghi aperti nel territorio comunale di particolare bellezza, aumentando parecchio le tariffe per le coppie più facoltose, devolvendo gli incassi alle politiche sociali, usando come esempio un matrimonio celebrato di recente nello stadio “Ceravolo” di Catanzaro. Nonostante le riserve del sindaco, che ha parlato di un regolamento che parla espressamente di luoghi chiusi, mentre per quelli aperti non esiste, ad oggi, l’anagrafe delle proprietà immobiliari, l’emendamento, come confermato dal segretario comunale Tresoldi, potrà essere votato nella prossima seduta consiliare.
Approvati all’unanimità, infine, il regolamento sull’utilizzo delle sale comunali «Più flessibile – ha detto il sindaco – rispetto a quello approvato dai commissari» e il riconoscimento di due vecchi debiti fuori bilancio.