(foto di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
LOCRI – L’amministrazione comunale, la Cisl e FarImpresa in piazza per parlare di “Garanzia giovani”, il piano europeo per la lotta alla disoccupazione. Capire cos’è e le potenzialità, guidare i giovani inserendoli in questo circuito per sfruttarne tutte le opportunità.
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Ad introdurre e moderare i lavori, Domenica Bumbaca, consigliere con delega alle Politiche giovanili del Comune, convinta dell’importanza di incontrarsi e discutere dell’argomento per avviare un percorso serio e concreto per i giovani, da considerare come risorse e non problema.
Non nascondendo le preoccupazioni per quella che è la situazione generale del lavoro in Calabria in particolare proprio per i giovani, il sindaco Giovanni Calabrese ha confermato l’impegno dell’amministrazione da lui guidata per queste questioni sulle quali è più che mai opportuno ragionare per creare le giuste condizioni.
A spiegare cos’è “Garanzia giovani” Enzo Musolino, segretario organizzativo Cisl Rc e Domenico Serranò segretario provinciale Cisl Rc.
Nel ringraziare l’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata, i rappresentanti della Cisl si sono soffermati sul questo piano dell’Unione europea pensato per trovare soluzioni rispetto all’elevato numero di giovani disoccupati nel sud europeo.
Ne potranno usufruire i giovani fino ai 29 anni, ma ancora l’adesione non è certo da considerarsi importante. Quello che con “Garanzia giovani” si vorrà fare è costruire servizi e politiche a favore dei giovani. In questo caso si usa l’acronimo “Neet, (not in education, employment or training), cioè ragazzi che non si stanno formando e non stanno lavorando.
«Per accedere al piano si parte con la registrazione sul sito www.garanziagiovani.gov.it. Alla Calabria sono state assegnati, dal Governo, 67 milioni di euro, per il prossimo biennio sempre per il sud l’importo sarà di un miliardo e mezzo di euro. Noi siamo qui – ha sottolineato Musolino – per far conoscere “Garanzia giovani” e farvi aderire. Aprire la mente ai giovani che potranno essere liberi solo se affrancati dai bisogni. Siamo qui per agevolare il percorso, farvi capire come procedere. Stiamo cercando di entrare nella testa delle varie confederazioni, delle aziende. La politica, però, ha il compito di non far aumentare il divario tra chi sta bene economicamente e chi no. Il mio auspicio che sotto la bandiera della Cisl un domani ci sarete voi come futuri lavoratori».
Un ruolo importante in questo percorso è affidato ai Centri per l’impiego che entro sessanta giorni dalla registrazione dovranno chiamare i giovani che hanno provveduto alla registrazione per proseguire con il percorso che li farà entrare nel mondo del lavoro.
«Come Cisl vogliamo essere con la gente, con i giovani in particolare. Sta andando via il nostro futuro, per il quale chiediamo di costruire insieme. La Provincia di Reggio Calabria – afferma Domenico Serrannò – è l’unica istituzione con la quale si può parlare. Partendo dai Centri per l’impiego si deve aprire un dialogo, seguire tutto il percorso fino a raggiungere l’obiettivo. Quello che mi preoccupa e che i giovani che hanno chiesto di rimanere in provincia sono pochi».
Serranò parla di problemi con la Regione e con Azienda Calabria Lavoro, «quest’ultima una macchina elettorale e nulla di più e sono pronto a dirlo davanti al presidente. Si comprende poco di come stia lavorando, tutta una serie di questioni poco chiare, compreso il modo di valutare titoli e lettere di motivazioni. Manca trasparenza. Azienda Calabria Lavoro è estranea al lavoro stesso». Serranò parla anche dell’importanza della Città Metropolitana anche questo un aspetto da considerare con criterio con degli spunti che verranno a breve offerti alla politica.
Dall’imput offerto da una domanda posta da Pasquale Calabrese di FarImpresa, su quale il ruolo delle imprese, Musolino ha spiegato che devono seguire il percorso di adesione del lavoratore, la stessa procedura, proponendo progetti coerenti. Adesione che per adesso resta bassissima.