di Gianluca Albanese
CASIGNANA – Un laboratorio cinematografico stabile per interagire col territorio, prendendo spunto dai “Fatti di Casignana” (dei quali ricorre il centenario), al termine del quale si realizzerà un film che, nelle intenzioni dei produttori, dovrà avere delle ricadute positive dal punto di vista turistico su uno dei borghi più belli del comprensorio, creando una piena interazione con la Villa Romana di contrada Palazzi e agendo a pieno titolo nel progetto finalizzato alla nomina della Locride Capitale Italiana della Cultura 2025.
È quanto è stato presentato questa mattina nella sede della pro loco di Casignana dall’amministrazione comunale, presente col sindaco Rocco Celentano e l’assessora Agata Mazzitelli. Il vicesindaco Franco Crinò, nel dare il benvenuto a una platea composta da scrittori, artisti, attori e appassionati di arte e cultura, ha anticipato che “l’idea ha incontrato il sostegno del Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto”, mentre è toccato ad Antonio Blandi (amministratore unico della cooperativa sociale “Officine delle idee”) esporre i contenuti del progetto “che rappresenta – ha detto – un laboratorio cinematografico di comunità, perfetto per promuovere questo territorio. Prenderà spunto dalla rivolta contadina di Casignana e dalla sua repressione, ma non sarà un lavoro storico o retorico: scrittura e riprese – ha aggiunto – dovranno andare nella direzione del recupero della memoria collettiva, grazie alla partecipazione della gente del posto”.
Insomma, Blandi pensa a un metodo di “costruzione orizzontale, aperta e partecipata nella stesura della sceneggiatura, per realizzare un prodotto audiovisivo che oltre alla parte principale avrà un backstage. Per questo chiediamo ai cittadini di raccontare la memoria storica dei Fatti di Casignana, ma anche di accompagnarci per il borgo, le fiumare, i vigneti e i palmenti per una full immersion sul luogo da raccontare”.
Il regista Andrea Belcastro ha aggiunto che “vorremmo capire cosa è rimasto dei Fatti di Casignana narrati da Mario La Cava e recuperarne la memoria, coinvolgendo scrittori, videomaker e comuni cittadini per un lavoro che rimane in iter e che siamo certi si arricchirà di contributi e contenuti durante la fase di ascolto”.
Dopo gli interventi dello sceneggiatore Dario De Luca e del drammaturgo Francesco Aiello l’incontro è proseguito con gli interventi del pubblico e una promessa: “faremo di tutto – ha concluso Blandi – per metterlo in rete e distribuirlo nei festival più importanti”.