DAL CONSIGLIERE REGIONALE GIANNI NUCERA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
Intendo esprimere piena solidarietà ed appoggio incondizionato al Parroco di Palizzi, Don Leone Stelitano, per il vile atto perpetrato nei suoi confronti, episodio di violenza che lascia una amara sensazione di sconcerto e di estrema preoccupazione.
Ciò che è avvenuto non può non indurre ad alcune riflessioni di fondo, anche in considerazione del fatto che l’atto è contestuale ad una serie di comportamenti vandalici che hanno avuto come scenario “Piazza dei Martiri” (nella foto), abituale punto d’incontro dei cittadini di Palizzi Marina. Come è possibile che si possa giungere a compiere atti così gravi e deprecabili ? Non v’è dubbio che vi sia uno stato di esasperazione diffuso di cui bisogna tener conto e derivante in gran parte dal disagio sociale, da un senso di disorientamento che rende difficile trasmettere, nel vivere quotidiano, quel senso profondo della condivisione, con i componenti la comunità in cui si vive ed opera, dei principi fondanti della Chiesa Cattolica. Principi che guidano i ritmi della nostra esistenza e determinano la nostra appartenenza valoriale, culturale e spirituale. Ritengo superfluo dover rimarcare l’ampia stima personale nei confronti di Don Stelitano, nella convinzione che continuerà, con ancor più determinazione, il suo impegno a favore delle fasce più deboli, delle famiglie in stato di indigenza, i cui aspetti qualificanti hanno evidentemente suscitato reazioni che mai ci saremmo aspettati di dover constatare. In Calabria si è determinato di fatto un clima tale, un’escalation di attentati, atti intimidatori ripetuti, che mettono a repentaglio chiunque, intaccando pesantemente le più elementari forme di tutela dell’incolumità personale, affievolendo le peculiarità del diritto dei cittadini a svolgere normalmente la propria attività lavorativa e di relazione. Allo stato attuale è indispensabile, da parte di tutti, per affrontare tali pesanti problematiche, offrire la massima collaborazione agli organi preposti a garantire la sicurezza e l’ordine sociale. Nell’esprimere piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine va specificato che è comunque un episodio che dovrebbe far riflettere a lungo, in un’ottica complessiva, gli organi politici ed istituzionali affinché essi atti deprecabili non abbiano a ripetersi nell’immediato futuro.