di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA JONICA – “Quest’anno non verrà in Italia il medico che avevamo invitato,seguendo tutte le procedure già seguite negli scorsi anni, perché l’Ambasciata Italiana a Manila ha negato il visto alla dottoressa Corina Lapa Venturanza, odontoiatra che collabora con JIMUEL da sei anni. Ho chiesto alla Ministra Lanzetta se poteva, in un intervallo tra le sue tante cose da fare, verificare le ragioni almeno di questo rifiuto, ma non ho ricevuto risposta.
Sono io che devo essere incapace di capire. Mi dovrò rivolgere alla Ministra Boschi, per risolvere il mio problema, oppure la questione non ha lo stesso peso mediatico, quindi può essere buttata nel cestino?”
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Chi parla è un medico di Grotteria che vice a Marina di Gioiosa Ionica, paese del quale è anche amministratore comunale. Si chiama Isidoro Napoli, ma tutti lo conoscono come “Sisì”.
Non è della sua attività amministrativa che ci vogliamo occupare oggi, ma di quanto sta facendo da otto anni nella veste di “Jimuel-Internet Medics For Life”, un’associazione che fornisce assistenza medica e materiale ai bambini delle zone più svantaggiate del mondo. Come? Attraverso l’uso di un programma comunemente usato per le videochiamate e chat gratuite: Skype.
I medici di Jimuel, infatti, visitano i pazienti attraverso la videocamera del proprio dispositivo informatico e, assistiti da una suora in loco, prescrivono le terapie del caso.
Ma non solo. Come ricorda lo stesso Napoli, parlando dell’attività dell’associazione “Si tratta di cose molto semplici, ma per Bambini che non hanno nulla si tratta di una opportunità straordinaria. Proprio in Kenia,con l’aiuto di molte persone sconosciute oggi ci sono dei Bambini che hanno la Scuola, un pasto al giorno, ed un Ambulatorio Medico quando non stanno bene. Sembrerà poco, – dice Napoli a Lente Locale – ed a me sembrava poco. Poi ho visto la reazione delle loro Famiglie e mi sono dovuto ricredere. Per molti di questi Bambini è l’unica opportunità di mangiare,di prendere la Tachipirina quando hanno la febbre,e soprattutto di istruirsi. Poi si fa anche un’altra cosa. Ai
giovani Medici del posto che danno un po’ del loro tempo nell’Ambulatorio, avvalendosi della
consulenza gratuita di numerosi Specialisti in Italia,regaliamo uno stage in Italia con la
collaborazione dell’Ospedale Bambin Gesù ,o della Facoltà di Medicine dell’Università di Pisa.
Sono quattro anni che viene in Italia un Medico da questi luoghi,ospite di JIMUEL e ,di volta in
volta ,del Bambin Gesù o dell’Università di Pisa. I risultati sono straordinari”.
Un’attività non solo meritoria, dunque, ma dal grande valore umanitario, come testimoniano le numerossime lettere inviate al medico Isidoro Napoli, l’ultima pervenuta qualche giorno fa dall’Africa e che si conclude con una frase che dice tutto “God bless”, ovvero “Dio ti benedica”.
Purtroppo, come accennato nel virgolettato iniziale, certe volte la burocrazia gioca brutti scherzi, e impedisce quegli incontri tra medici volontari che operano in seno all’associazione, come nel caso della collega filippina di Isidoro Napoli che ora si chiede come mai la dottoressa Venturanza abbia avuto un trattamento diverso da “quei bambini congolesi – ha ricordato Sisì – che hanno avuto tutti quei problemi a rientrare in Italia e,grazie ad un intervento del nostro Presidente del Consiglio sono rientrati con un volo,accompagnati dalla Ministra Elena Boschi. Una cosa davvero molto bella”.
Ed è proprio questa diversità di trattamento subita da parte della diplomazia che sta alla base dell’interrogativo iniziale del dottore Napoli.
Ministro Lanzetta, se ci sei batti un colpo.