di Gianluca Albanese
SIDERNO – La sezione staccata di Reggio Calabria del Tribunale Amministrativo Regionale (Presidente Caterina Crescenti, primo referendario estensore Andrea De Col e primo referendario Antonino Scianna), con ordinanza 164/2022, ha fissato per il prossimo 19 ottobre l’udienza di merito sul ricorso numero 164 proposto da una famiglia di residenti in contrada San Leo (rappresentati dagli avvocati Giovanbattista Fragomeni e Sabrina Vendittelli) e con l’intervento ad adiuvandum dell’associazione “Siderno ha già dato” (rappresentata dagli avvocati Antonio Cutugno, Angelo Francesco Macrì, Giuseppe Oppedisano, Anna Maria Romeo, Alberto Salmaso, Giuseppe Caruso e Vincenzo Vitale) per l’annullamento del decreto dirigenziale numero 8449 dello scorso 12 agosto col quale è stato approvato il progetto definitivo di revamping (e relativo ampliamento) dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti sito in contrada San Leo a Siderno.
La trattazione del ricorso era stata rinviata dal Tar di Catanzaro alla sezione staccata del Tar di Reggio Calabria per competenza territoriale. Quest’ultimo ha ritenuto che “stante lo stato di attuazione del progetto e la complessità tecnica e giuridica delle questioni oggetto di causa, le esigenze cautelari prospettate dai ricorrenti siano adeguatamente tutelabili con la sollecita fissazione dell’udienza di merito” disposta, appunto, per il 19 ottobre.
Rispetto all’analogo ricorso presentato dal Comune di Siderno (quando era retto dalla Commissione Straordinaria) e respinto dal Tar di Catanzaro, c’è però una novità di rilievo, visto che il Tar di Reggio Calabria ha ritenuto di dover acquisire “fin d’ora, limitatamente alle parti concernenti l’esistente impianto di smaltimento di Siderno, il rapporto ambientale allegato alla delibera della Giunta Regionale numero 497/2016” con la quale è stato approvato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti “e il piano stesso, non versati in atti, al fine – è scritto nell’ordinanza – di dare completezza al quadro istruttorio”.
La Regione avrà trenta giorni di tempo per provvedere.
Moderata soddisfazione è stata espressa dalla presidente di “Siderno ha già dato” Anna Romeo che ha così commentato: “potremmo iniziare ad avere qualche soddisfazione, e alla Regione potrebbero iniziare a confrontarsi con noi in maniera seria e non con riunioni organizzate per metterci in minoranza”.
E in attesa della fissazione del consiglio comunale aperto sul tema (in programma nella prima decade di giugno) Anna Romeo dedica l’ultimo pensiero all’amministrazione comunale. “La maggioranza- ha concluso – dovrebbe riflettere sull’opportunità di presentare il ricorso al Consiglio di Stato”.