LOCRI- Martedi 07 Giugno p.v., con inizio alle ore 10:00, presso l’Aula Magna dell’I.P.S.I.A. Siderno/Locri, avrà luogo il seminario informativo-divulgativo avente ad oggetto le tematiche relative agli aspetti psicologici e giuridici connessi alla c.d. “violenza di genere”. E’ previsto l’intervento, in qualità di relatori, dell’Avvocato Caterina Origlia – Responsabile dello “Sportello Antiviolenza” presso il Comune di Siderno, nonché Segretario della Camera Penale “Simonetti” di Locri, unitamente alla Dottoressa in Psicologia e Assistente Sociale Emma Gallo, quest’ultima pure nella veste di esponente del suddetto “Sportello Antiviolenza”. Interverranno, altresì, gli Assessori alla Cultura, Pubblica Istruzione e Pari Opportunità dei Comuni di Locri e di Siderno, Dott.sse Domenica Bumbaca e Francesca Lo Presti.
Tale iniziativa rientra nell’ambito di un progetto incentrato sulla crescita formativa degli studenti e sulla sensibilizzazione dei medesimi in merito ad una serie di tematiche riguardanti il rispetto della persona e delle regole della convivenza civile.
Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle
forme di violenza, da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti
persecutori, come il cosiddetto stalking, fino al femminicidio,
che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso.
La Legislazione vigente contro la violenza di genere persegue tre obiettivi
principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime.
Il seminario in esame, nel corso del quale verrà lasciato ampio spazio al dibattito ed alle domande degli studenti e degli insegnanti, costituirà un’occasione per passare in rassegna le indicazioni provenienti dal Legislatore europeo ed italiano nella consapevolezza che l’apparato di norme repressive, seppur necessario, non è stato sufficiente purtroppo per prevenire e/o ridurre l’escalation di violenza e di femminicidi sempre più drammatica che attualmente si registra, inevitabilmente acuita dall’emergenza pandemica, dalla forzata convivenza e dalla depressione economica. Sarà necessario, allora, ripensare l’intero sistema normativo ed organizzativo, nella convinzione che solo una rapida ed efficace tutela preventiva e “protettiva”, anche di tipo culturale e sociale, potrà servire a fronteggiare nel miglior modo possibile questo fenomeno criminale così orrendo che suscita, ogni giorno di più, grande allarme sociale.