di Gianluca Albanese
SIDERNO – La discussione delle due interrogazioni presentate dal consigliere di opposizione del gruppo “La Nostra Missione” Antonio Cosimo Pio Trimboli non si è esaurita nella parte finale dell’ultima seduta consiliare con la risposta della sindaca Mariateresa Fragomeni che in entrambi i casi – nella richiesta di chiarimenti sul piano di caratterizzazione dell’area industriale di Pantanizzi-Limarri, laddove sono stati accertati scarichi di sostanze inquinanti nelle falde acquifere e sullo stato dei controlli nel terreno sottostante la geomembrana dell’ex discarica di Timpe Bianche – ha ammesso che ci sono dei ritardi nell’ufficio tecnico, dovuti sia alla mancata digitalizzazione che all’attività di progettazione collegata ai fondi del Pnrr, rinviando di qualche settimana le risposte richieste dallo stesso consigliere Trimboli sullo stato dell’arte delle opere.
Intervenendo su facebook sotto un “post” del consigliere Trimboli che faceva riferimento alle interrogazioni presentate è intervenuto il responsabile del settore “Lavori Pubblici” del Comune di Siderno ingegner Alessandro Candido, insediatosi lo scorso mese di ottobre dopo aver vinto il concorso indetto dall’allora Commissione Straordinaria. Candido ha scritto, tra l’altro, che “un ufficio efficiente per esserlo deve essere organizzato e completamente digitalizzato. Mi dispiace dirlo – ha proseguito – ma ho ereditato un ammasso di carte. Solo carte e problemi”. Quindi, rivolgendosi al consigliere Trimboli “In ogni caso, il suo informatore, in quanto lei sicuramente non ha le competenze, l’ha informata male. I problemi di 10 anni – ha concluso Candido – non si possono risolvere in 10 mesi”.
Un attacco giudicato irrituale dal consigliere Trimboli, che ha scritto una lettera aperta al presidente del consiglio comunale Alessandro Archinà e alla sindaca di Siderno Mariateresa Fragomeni nella quale definisce “del tutto inopportuni e al limite dell’offesa” le risposte dell’ingegner Candido.
“È sbagliato – si chiede il consigliere de “La Nostra Missione – chiedere i motivi dell’omesso espletamento di uno studio idrogeologico, già finanziato dalla Regione Calabria, necessario per procedere alla bonifica di uno dei siti (zona Pantanizzi-Limarri) più inquinati di Siderno?”. E poi “Mi domando, perché – ha aggiunto Trimboli – e con quale finalità un dirigente che per legge è obbligato a svolgere la funzione amministrativa, occupandosi di dare concreta attuazione agli interessi pubblici, mediante atti amministrativi, si preoccupi di discutere e sindacare l’attività politica ( non amministrativa!) di un consigliere comunale, che è quella di individuare i bisogni prioritari della collettività e di definire le linee di indirizzo per il soddisfacimento di quegli interessi pubblici, mediante l’adozione o la richiesta di adozione di atti di indirizzo politico?
Inoltre, mi domando se non sia prerogativa di ogni consigliere comunale, a prescindere dalle competenze in uno specifico settore (che tra l’altro, in minima parte credo di avere vista la laurea in Ingegneria industriale e la specializzazione, in corso, in Ingegneria ambientale, non in Ingegneria informatica!), chiedere e informarsi al solo fine di espletare il mandato conferito dagli elettori, senza dover essere soggetti alle richieste inopportune di coloro che si occupano della parte burocratica? Credo di non essere tenuto a rendere conto a nessuno, tantomeno al responsabile in questione, di come mi documenti al fine di rendere un servizio, forse, utile alla comunità, sempre nei limiti consentiti dalla legge. È un errore, per un consigliere comunale che vuole fare politica per cambiare le sorti della sua martoriata terra, rapportarsi e confrontarsi con Enti che si occupano della gestione della “res publica”? Un consigliere comunale di minoranza – ha concluso – non deve essere subordinato agli umori di chi è a capo di un ufficio amministrativo ma deve, invece, mirare ad esercitare le funzioni di controllo per il quale gli è stato conferito mandato dagli elettori”.
DI SEGUITO LA NOTA DI SOLIDARIETA’ AL CONSIGLIERE TRIMBOLI DAI GRUPPI DI OPPOSIZIONE “LA NOSTRA MISSIONE” E “SIDERNO 2030”
Nel giro di qualche mese, per la seconda volta, l’Ing. Alessandro Candido, Responsabile del settore n. 6 Lavori Pubblici del Comune di Siderno è intervenuto a gamba tesa e senza aver precedentemente ricevuto alcuna accusa o provocazione, nei confronti del giovane consigliere comunale Antonio Cosimo Pio Trimboli, esprimendo giudizi e valutazioni gratuite ai limiti della querela…, lasciando immaginare dal tenore dei suoi interventi, che il tecnico non abbia agito d’istinto bensì in modo ragionato.
Tanto che, dopo la prima scomposta intromissione del tecnico comunale nell’ambito del legittimo dibattito, mantenuto sempre entro le normali dinamiche politiche, la problematica fu affrontata nella riunione dei capigruppo consiliari, durante la quale emerse unanimemente, la necessità di rivedere al più presto il regolamento deontologico al quale i dipendenti comunali debbano attenersi, decidendo di disciplinare il comportamento che gli stessi avrebbero dovuto tenere nelle ipotesi, peraltro sempre più ricorrenti, dell’utilizzo dei social.
In quella occasione, il Presidente del Consiglio assunse l’impegno di mettere mano sin da subito a detto regolamento tanto da affidare al Responsabile del Settore Affari Generali, ivi presente, l’incarico di predisporre una bozza delle modifiche da apportare.
Quanto successo nei giorni scorsi segna una chiara violazione del principio costituzionale contenuto dall’art. 97 della Costituzione che sancisce la netta separazione tra funzioni di indirizzo politico-amministrativo, spettanti all’organo di governo e funzioni di gestione amministrativa proprie dei dirigenti.
La ratio della norma infatti risiede nel porre i dipendenti amministrativi nelle condizioni di svolgere le loro funzioni nel rispetto dei principi d’imparzialità dell’azione amministrativa che deve necessariamente svolgersi senza distinzione di parti politiche.
È evidente e incontestabile che il comportamento del Responsabile dell’ufficio tecnico va oltre ogni possibile giustificazione e segna il superamento di ogni limite delle competenze tra la funzione politica cui spetta il ruolo di tracciare gli indirizzi, controllare il rispetto della volontà dell’esecutivo, nonché il legittimo confronto tra maggioranza e minoranza e la funzione amministrativa mera esecutrice delle direttive ricevute.
Quanto accaduto è un fatto di una gravità enorme, è assurdo, è scandaloso.
Mai nel Comune di Siderno un dipendente si era permesso di oltrepassare i propri limiti entrando nella sfera delle relazioni e nel dibattito tra le forze presenti in Consiglio Comunale, esprimendo giudizi su esponenti politici eletti dai cittadini sidernesi, ai quali sono tenuti di dare conto e solo a loro, in ordine alle loro capacità ed alle loro azioni.
Rammentiamo che, l’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali per il buon funzionamento della democrazia, quali il controllo sull’attività della maggioranza, il condizionamento e l’influenza sulle decisioni, la critica dell’indirizzo politico di chi governa, la proposizione di un diverso indirizzo politico, senza delle quali si avrebbe un processo democratico zoppo e fallace che sfocerebbe inevitabilmente in un pericoloso consociativismo.
Pertanto, come gruppi di minoranza condanniamo l’ennesimo intervento dell’Ing. Candido in un campo, quello del confronto dalle forze politiche, che esula completamente dai suoi compiti.
Auspichiamo, che anche la maggioranza consiliare voglia prendere le distanze da quanto accaduto e che la Giunta Municipale intervenga prontamente richiamando il tecnico a mantenere un comportamento più consono al ruolo ricoperto.
Ne va del prestigio del Consiglio Comunale e dell’autorevolezza dei rappresentanti del popolo sidernese.
Ad Antonio Trimboli, che si è sin qui distinto per impegno, lucidità, equilibrio e correttezza nei rapporti interpersonali, vada la nostra più piena solidarietà, l’invito a non sentirsi solo, a contrastare il tentativo di chi vorrebbe scoraggiarlo per celare i propri limiti, a continuare a portare avanti la sua attività con la passione, l’intelligenza e la brillantezza che ha saputo dimostrare.
Rita Levi Montalcini, amava ripetere una frase sulla testa, che noi condividiamo in pieno: “C’è chi l’abbassa, chi la nasconde e chi la perde. Io preferisco chi la usa”.
Siderno2030
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