di Francesca Cusumano
LOCRI- E’ stata sottoscritta questa mattina nell’Ufficio Agricolo Territoriale in via Primo Maggio, la convenzione tra la Provincia di Reggio Calabria e i 30 Comuni della Locride, individuati in qualità di soggetti attuatori del “PIAR (Progetti Integrati per le Aree Rurali)-Provincia di Reggio Calabria”, al fine dell’attivazione degli interventi ammessi al finanziamento comunitario (ex. D.D.G. Regione Calabria n° 12806/2013), pari a circa poco più di 5 milioni di euro.
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Nello specifico, i Comuni beneficiari risultano essere quelli di Africo, Ardore, Benestare, Bianco, Bivongi, Bova Marina, Bovalino, Bruzzano Zeffirio, Canolo, Careri, Ciminà, Ferruzzano, Gerace, Gioiosa Jonica, Locri, Mammola, Marina di Gioiosa Jonica, Martone, Monasterace, Palizzi, Placanica, Portigliola, Riace, Roccella Jonica, Samo, Sant’Ilario dello Jonio, Siderno, Camini, Casignana e Caulonia; mentre gli interventi applicati, riguarderanno il miglioramento e lo sviluppo delle infrastrutture rurali del territorio.
Intervenuti per l’occasione, buona parte dei primi cittadini e naturalmente l’assessore provinciale al ramo Gaetano Rao e il dirigente del settore Agricoltura, Caccia e Pesca, l’avvocato Luigi Rubino.
Investimenti che, come illustrato proprio da Rubino, interesseranno secondo la Misura 125 del PSR Calabria 2007-2013, le infrastrutture rurali, e quindi : la costruzione e ripristino di strade interpoderali, realizzazione di elettrificazione rurale (rivolta alle aziende agricole-forestali al servizio del comprensorio) ed ampliamento e potenziamento degli acquedotti esistenti. A ciò, vanno ad aggiungersi servizi essenziali per l’economia e la popolazione rurale (Misura 321), mirati: all’avviamento di servizi di utilità sociale per l’infanzia, gli anziani, disabili e inserimento immigrati; ma anche miglioramento dei servizi di trasporto da e verso le aree urbane di servizio (acquisto autobus, ambulanze e pulmino); ed infine, aiuti finalizzati all’avviamento di attività culturali e ricreative nelle aree rurali.
La Provincia di Reggio Calabria dopo un lungo percorso di concertazione con ciascun Comune (nel cui ambito territoriale è prevista l’esecuzione degli interventi programmati), riuscendo finalmente a procedere alla rimodulazione finanziaria del progetto, si appresterà a coordinarne l’attività mentre gli Enti, provvederanno ad espletare le gare di evidenza pubblica.
<<Questa-ha esordito-Rubino- è una giornata importante per la Locride, perché riuscire a trasmettere una liquidità importante e soprattutto, realizzare in poco tempo un’efficace rete di infrastrutture rurali, rappresenta un buon auspicio per il futuro. Da domani, i Comuni potranno e dovranno partire con le gare per consentire al territorio di usufruire delle opere infrastrutturali rurali che, negli indirizzi del PSR Calabria di programmazione dell’agricoltura, farà in modo che le aziende possano affermarsi sul piano del Mercato>>.
Durante la riunione intercorsa, l’assessore provinciale Rao ha esposto al contempo, la sua forte preoccupazione in merito la richiesta di riconoscimento del marchio “I.G.P. Olio di Calabria”, per via dell’articolo 5 della bozza di disciplinare (presentata al Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali e approvata tra l’altro, dalla Regione Calabria) che, se dovesse essere applicata, impedirebbe agli olivicoltori reggini di ottenere il marchio di qualità, a vantaggio di alcuni territori della Regione e a scapito di altri. Il disciplinare infatti, prevede che il marchio sia riservato all’olio extra vergine di oliva (ottenuto da olive della varietà Carolea) presenti in misura non inferiore al 70%: una percentuale questa, presente solo in alcune zone olivicole calabresi.
Perciò è stato chiesto a Giorgio Imperitura, di convocare a breve un’assemblea di tutti i sindaci della Locride, stipulando un documento per opporsi ad un ulteriore ostacolo che, emarginerebbe ancora una volta l’intero comprensorio, produttore di olio di altissimo livello.