di Gianluca Albanese
SIDERNO – Conciliare la vocazione turistica di una città che ha ottenuto la Bandiera Blu per il terzo anno consecutivo con la necessità della quiete notturna dei residenti. È il senso dell’ordinanza sindacale numero 25 dello scorso 16 giugno, che integra la precedente del I aprile e disciplina gli orari delle attività di intrattenimento musicale nei pubblici esercizi con diffusione di emissioni sonore.
Riguarda le attività di intrattenimento musicale come concertini, piano-bar e simili “organizzati – è scritto nell’ordinanza – al solo scopo di attirare la clientela, senza che venga richiesto alcun compenso per l’ascolto”.
Dunque, tutto ciò che sia musica dal vivo e non semplice sottofondo musicale che dev’essere attività svolta “in forma assolutamente occasionale, complementare e secondaria rispetto alla primaria e normale attività di somministrazione”, “non si apprestino elementi atti a trasformare l’esercizio in locale di pubblico spettacolo o intrattenimento”, “non vi sia pagamento di un biglietto per l’ingresso”, “non si applichino aumenti ai costi della consumazione” e “non vi sia specifica pubblicità degli spettacoli o trattenimenti” secondo le indicazioni ministeriali.
Le maglie dei limiti a cui dovranno attenersi i titolari dei locali, per la verità, sono abbastanza ampie.
Fino al 15 luglio, infatti, nei giorni di sabato e prefestivi si potrà suonare fino alle 3 di notte, mentre dal lunedì al venerdì fino all’una, salvo poi proseguire con un sottofondo musicale fino alle 2. Nel periodo di punta, quello che va dal 16 luglio al 16 agosto slitta tutto di mezzora, consentendo di suonare fino alle 3,30 di sabato e prefestivi (dal I al 16 agosto anche di venerdì) e negli altri giorni fino all’una e mezza, con un’ulteriore ora nella quale i locali potranno rimanere aperti con musica di sottofondo a basso volume.
Dal 17 agosto al 31 dicembre verranno ripristinati gli orari attualmente vigenti, con limite alle 3 di notte per la conclusione degli spettacoli di sabato e nei prefestivi e all’una negli altri giorni.
Ovviamente, restano in vigore il divieto di atti rumorosi qualificabili come disturbo della quiete pubblica secondo la fattispecie prevista dal Codice Penale e ogni altra misura legata al contenimento della pandemia da CoVid-19.