RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Quindici giorni dopo l’inizio del suo ministero pastorale nella diocesi di Locri-Gerace, S.E. monsignor Francesco Oliva si è recato in visita per la prima volto presso il Santuario di Polsi. Il vescovo di Locri-Gerace, che porta anche il titolo di Abate commendatario del Santuario, è stato accompagnato durante la visita dal Rettore, don Giuseppe Strangio, il quale ha avuto il compito di mostrare e descrivere ogni parte dell’area sacra.
{loadposition articolointerno, rounded}
“Ripartiamo dal Santuario di Polsi” ha detto monsignor Oliva dopo essersi posto in preghiera ai piedi dell’altare dove si trova collocata la statua in pietra della Madre del Divin Pastore. Il vescovo oltre alla chiesa ha visitato tutti gli ambienti, a partire dal museo che è in allestimento, nonché la zona esterna e l’area dell’anfiteatro dove la notte del 1 settembre prossimo si svolgerà la veglia della vigilia e il 2 settembre, nel giorno della festa, sarà celebrata la santa messa. Monsignor Oliva ha lanciato l’idea di promuovere per la sera della vigilia un pellegrinaggio a piedi che veda l’arrivo concomitante di tre carovane (dalla via di Reggio Calabria, dall’area tirrenica e dalla fascia jonica.
Il vescovo ha poi incontrato i tanti volontari e collaboratori che sono impegnati in questo periodo a Polsi e che coadiuvano il Rettore in tutto ciò che riguarda l’accoglienza ai pellegrini e nelle attività di preparazione alla festa. “Dobbiamo fare emergere i tanti lati belli del Santuario –ha detto il vescovo- dobbiamo far vedere l’immagine vera e corretta di questo luogo e non l’immagine diversa che spesso viene fatta passare”. Quindi ha ringraziato don Pino per il lavoro che sta svolgendo da anni ed ha auspicato che si possa facilitare l’accesso al Santuario con il completamento e la messa in sicurezza delle strade esistenti, poi ha aggiunto: “Questo Santuario è luogo di pietà, di preghiera e di carità, chi viene qua lo fa per pregare”.
Sulla via di ritorno, monsignor Oliva ha voluto sostare in preghiera sul luogo in cui è stato ucciso il 1 giugno del 1989 l’economo del Santuario, don Giuseppe Giovinazzo. “La Chiesa è per la legalità e contro il malaffare –ha detto il vescovo– in quest’anno, ricorrendo il 25° dell’uccisione di don Giovinazzo, questo sacerdote va ricordato con un momento particolare, da organizzare adeguatamente”.
Nei prossimi giorni monsignor Oliva si recherà a Polsi in altre occasioni, per poi essere presente durante il triduo della festa.