R. & P.
Oltre al danno anche la beffa corre lungo i binari dell’antica e mai ammodernata linea ferroviaria jonica.
Infatti, dopo l’interruzione di pubblico servizio di giorno 19 giugno, Trenitalia ha organizzato un trasporto misto bus sostitutivi/treno da Reggio Calabria fino a Taranto.
Il nuovo fantastico viaggio infatti prevede da Reggio Calabria fino a Sibari 8 ore e 35 di viaggio sulla SS106 tramite bus e poi da Sibari a Taranto in treno, con questa soluzione il viaggio domenica 3 luglio durerà quasi 11 ore.
Oggi, scopriamo l’ennesima beffa operata silenziosamente da Trenitalia, con la complicità della Regione Calabria e del Ministero dei Trasporti, ossia il prezzo del biglietto del IC564, che domenica 3 luglio diventa LP564, magicamente triplicato da € 12,90 diventa ben € 34,70.
I cittadini che domenica 3 luglio avranno necessità di muoversi lungo la costa jonica da Reggio Calabria a Sibari non solo impiegheranno molto più tempo, non solo viaggeranno quasi sempre in pullman ma pagheranno anche di più.
L’assessore al Turismo ed alla Mobilità, dott. Fausto Orsomarso, ovviamente anche il prossimo weekend sarà troppo impegnato in qualche festa o evento per promuovere la Calabria Straordinaria come il MAT di qualche giorno in cui immortalarsi con fantastici selfie in compagnia di personaggi famosi.
Questa è veramente la promozione turistica di cui ha bisogno la Calabria?
Questi sono veramente i servizi pubblici che meritano i cittadini residenti lungo la costa jonica?
Si può veramente pensare che i cittadini possano utilizzare un servizio di trasporto così gestito, per muoversi lungo la fascia jonica?
E’ pura utopia.
C’è un unico fine che possa giustificare una così disastrosa gestione del trasporto pubblico regionale su linea ferrata: far crollare ancor di più il traffico passeggeri ed avviare il processo per declassare l’intera linea ferroviaria, in linea storica al solo fine di promozione turistica.
In tal modo sarebbero tutti contenti o quasi.
I sindaci della costa non avrebbero più i tantissimi problemi causati dai passaggi a livello e non avrebbero neppure il problema di treni che passano nel centro abitato proprio a ridosso delle case.
Associazioni di promozione turistica ed assessori al turismo, potrebbero fare ancor più slogan e selfie con quattro passeggeri e treni datati, si parla di treni storici su una linea del 1800.
Trenitalia e Governo Italiano non avrebbero l’onere di ammodernare, non solo elettrificare, l’intera linea ferroviaria jonica.
In questo scenario che si sta concretizzando giorno dopo giorno, chi perde è di certo la popolazione che quotidianamente vede la propria libertà di potersi muovere liberamente, con mezzi pubblici sempre più limitata.
I treni dalla costa jonica che attraversavano l’intera penisola italiana collegando la nostra bellissima costa al nord e permettendo ai nostri concittadini di poter viaggiare, rimarranno un dolcissimo ricordo di un periodo storico in cui si lottava per i diritti ora continuamente calpestati.
Assistiamo inermi al continuo spopolamento della nostra terra che senza strade, senza aerei e senza treni, non ha alcun futuro.
Assessore al Turismo ed alla Mobilità Fausto Orsomarso (Fratelli d’Italia), provi a prendere il prossimo weekend un treno per Crotone e scendere in stazione, in questo modo forse potrà capire che alla Calabria Straordinaria proiettata nelle stazioni italiane, manca moltissimo non certo il panorama ma i servizi pubblici ben gestiti.