CIMINA- Continua l’attività di promozione culturale e di accoglienza dei turisti che ormai da 15 anni la Pro Loco di Ciminà promuove con incessante impegno.
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<< E’ un preciso dovere di tutti – afferma la prof.ssa Girolama Polifroni, presidente dell’associazione- conservare la memoria storica della nostra terra trasmettendo alle giovani generazioni usi, costumi e tradizioni locali che stanno scomparendo. Per questo motivo ogni anno i membri dell’associazione si adoperano affinché la cultura locale venga promossa, conosciuta e quindi di valorizzata”. Per il mese di agosto sono state programmate tante attività, di seguito riportiamo quelle ormai consolidate e note.
LA IX EDIZIONE DEL PREMIO “Cumino d’oro”.
Lunedì 11 agosto 2014, alle ore 18,30, presso la biblioteca comunale di Ciminà, si svolgerà la IX edizione del premio “Cumino d’oro”. L’importante riconoscimento, istituito per mantenere fede a quanto promesso l’11 agosto 2005, in occasione della presentazione del libro “Ciminà: una storia, una speranza”, ha come obiettivo quello di rendere pubblico l’operato di quei ciminesi che si sono distinti per il loro impegno in campo politico, sociale, artistico, religioso… diffondendo nel mondo la cultura della loro terra d’origine.
Quest’anno la commissione, riunitasi recentemente, ha stabilito di attribuire il riconoscimento all’avvocato Giuseppe Fudoli, sindaco storico del comune di Ciminunà, un esempio di Amministratore pubblico, oculato ed attento, che ha saputo creare infinite opportunità di valorizzazione e di crescita del territorio. Interverranno alla manifestazione il sindaco del comune di Ciminà Dott. Domenico Polifroni, Giorgio Imperitura, Presidente dell’Assemblea dei sindaci della Locride, che tratterà il tema: “Il ruolo degli Enti Locali: difficoltà e prospettive” e Massimo Cogliandro, Presidente Comitato Provinciale INPLI di RC che parlerà, invece, del “Contributo delle Associazioni per la promozione del territorio”. Una targa di benemerenza sarà consegnata al signor Antonio Renda per l’impegno profuso in campo sociale e civico.
LA FESTA DELLA MONTAGNA (IL FERRAGOSTO CIMINESE A VILLAGGIO
Da sempre il ferragosto ha richiamato nel villaggio turistico Moleti (un altipiano a quota 1000 m s.l.d.m.) centinaia di persone intenzionate a fare un fresco pic nic all’ombra delle piante secolari. La neonata Associazione Pro Loco, 15 anni fa, ha pensato di istituire la festa di Maria SS Assunta. In un primo momento, grazie anche alla collaborazione degli operai della Forestale e del Consorzio di Bonifica è stato costruito un altare in legno ed una grande croce (molto suggestivi tra gli abeti e pini) in ricordo di tre sacerdoti uccisi: Don Peppe Diana (che era solito celebrare la festa dell’Assunta nel territorio ciminese), don Giuseppe Giovinazzo e don Giuseppe Puglisi. Negli anni successivi è stata costruita un’edicola nella quale, nel 2001, è stata deposta la statua della Madonna Assunta. Da oltre 10 anni ormai nel pomeriggio di ferragosto una solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo della Diocesi, mons. Bregantini prima, Mons. Fiorini Morosini poi, raduna una folla di persone che insieme non solo rendono culto a Maria, ma si fermano a riflettere sui valori più alti dell’esistenza umana. Alla fine della celebrazione, si snoda per le vie del villaggio una suggestiva processione animata dalle note della banda musicale e dai fuochi artificiali alla quale partecipa anche la locale confraternita (del Sacro Cuore di Gesù e Maria SS Addolorata), in divisa. Nella stessa circostanza, cinque anni fa il Sindaco dott. Domenico Polifroni, ha consegnato nelle mani del Vescovo l’atto di donazione del terreno, dove sorge attualmente l’altare, destinato all’edificazione di una chiesa e di una casa di riposo per sacerdoti anziani.
Per la comunità ciminese questa sarà anche l’occasione per salutare ed accogliere il nuovo pastore, Mons. Francesco Oliva, alla guida della Diocesi dal 20 luglio u.s.
La manifestazione, negli ultimi anni, pur mantenendo le vecchie caratteristiche si è trasformata in una vera e propria festa della montagna, in quanto si è arricchita di tante attività finalizzate alla promozione del territorio, delle tradizioni e della cultura locale, quali: una mostra di artigianato tipico, “l’escursione alle 8 sorgenti” , la degustazione di prodotti gastronomici locali e l’esecuzione di antichi giochi, il tutto allietato dalle note della tarantella e dei canti tradizionali.
La 12.a EDIZIONE DELLA SAGRA DEL CACIOCAVALLO DI CIMINA’
18/08/2014
La sagra del caciocavallo di Ciminà (che ha ottenuto la denominazione DECO ed è presidio slow food), giunta quest’anno all’ 12a edizione, è una manifestazione che rientra nell’ambito delle attività dell’estate ciminese ed ha come scopo principale quello di promuovere e valorizzare il prodotto gastronomico più tipico del territorio: il caciocavallo, inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agro-alimentari tradizionali
Il caciocavallo viene prodotto ancora artigianalmente, coagulando il latte con caglio naturale. Si ottiene cosi la toma che viene lasciata inacidire, non mettendo il sale, quanto basta a ottenere una pasta elastica che viene tagliata a pezzi, messa in acqua calda, lavorata energicamente con un particolare mestolo di legno “a cucchjara”. Si dà poi con le mani la forma desiderata che può essere allungata, rotonda o “a palumbella”. A questo punto i caciocavalli vengono immersi in acqua salata “a sermurata”, ottenuta facendo bollire acqua e sale, dove rimarranno per un tempo diverso in base alla forma e alla grandezza. Il caciocavallo è un formaggio che può essere consumato sia fresco che stagionato.
La sagra del caciocavallo di Ciminà viene organizzata ogni anno nel mese di Agosto, dalla Pro Loco, in collaborazione con l’Ass. produttori del caciocavallo e con il patrocinio dell’Amm.ne Comunale di Ciminà, dell’Amm.ne Prov.le di RC. Si tratta un evento che interessa tutto il centro storico ma si svolge principalmente intorno alla piazza principale dove vengono preparati dei tavoli e sedie per accogliere i numerosi degustatori che ogni anno partecipano alla manifestazione creando un’atmosfera quasi surreale: tutte le vie principali che solitamente sono tranquille e solitarie, magicamente, si ripopolano.
L’organizzazione dell’evento vede impegnati sia i soci che diversi cittadini, ognuno con un compito diverso: si richiede un impegno costante che ha inizio parecchi giorni prima, sia per la programmazione tecnica che per la preparazione strettamente gastronomica visto che la degustazione del caciocavallo viene presentata in diversi modi, anche in abbinamento con altri prodotti tipici locali altrettanto gustosi. Il menù prevede infatti: involtini di capicollo e caciocavallo; pasta fredda con caciocavallo, spiedini di caciocavallo, pancetta, olive, pomodori secchi e funghi; caciocavallo fresco e stagionato, bruschetta pomodoro e caciocavallo, ricottina fresca, dolce alla ricotta e pane casareccio: il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino.
Si tratta di un evento fortemente sentito anche perché offre la possibilità di far conoscere ai turisti il centro storico con le sue caratteristiche viuzze e case di tufo e pietra con i tetti di “ceramidi”, tipiche dell’architettura contadina. E’ un invito a gustare specialità succulente in uno scenario che, a tratti, conserva intatto il fascino dei borghi silenziosi ma ricchi di fascino, storia, cultura e tradizione, di un tempo passato che rimane, però, patrimonio inalienabile soprattutto per le nuove generazioni. La serata, animata da musica, balli folkloristici, spettacoli pirotecnici (ballo del cavalluccio), offre quindi, la possibilità di riscoprire antichi sapori e far conoscere le tecniche di preparazione del caciocavallo e della ricotta che vengono tuttora tramandate secondo le antiche tradizioni.
Quest’anno, per dare maggior risalto all’evento, sarà realizzato un annullo filatelico, un bollo unico, appositamente creato da Poste Italiane per celebrare la 12.a edizione della “Sagra del caciocavallo” di Ciminà.
Solo la riscoperta delle nostre radici, il senso di appartenenza a questa terra e la certezza di essere gli eredi di una cultura antica può aprire nuove prospettive di sviluppo per il nostro territorio. Compito della Pro loco è quello di far conoscere e valorizzare ogni aspetto del ricco patrimonio che i nostri antenati ci hanno trasmesso”.
Il Presidente
(Prof.ssa Girolama Polifroni)