di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Attivarsi in qualsiasi maniera per risolvere il problema che, da tre anni, condiziona pesantemente la quotidianità della persone che abitano e lavorano nella zona sud di Siderno. Il tanfo che si sprigiona dall’impianto di separazione R.S.U. situato in Contrada San Leo sta mettendo a serio rischio la salute fisica e mentale di chi deve farne i conti quotidianamente.
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I membri del comitato “Riviera pulita”, i cittadini rappresentati da Mariarosaria Puntillo, Mario Diano per coloro che nella zona lavorano, Teresa Pellegrino presidente dell’associazione “Cambi@menti” e Luigi Errigo libero professionista che da subito ha supportato la causa, si sono incontrati per fare il punto della situazione, per decidere come procedere. Ormai non si fidano e non attendono più che la situazione cambi da sola e ribadiscono che loro non vogliono in alcun modo diventare lo strumento politico di chi ha intenzione di candidarsi.
Dopo la querela e l’esposto che stanno facendo il proprio corso, ci si interroga su ciò che Ecologia Oggi, la società che gestisce l’impianto ha fatto e sta facendo per risolvere la questione.
Società con la quale già in diversi incontri, l’ultimo giovedì scorso, i diretti interessati si sono potuti interfacciare e alla quale hanno dato tempo la fine della settimana prossima per porre rimedio ad una situazione non più gestibile.
In più momenti della riunione ci si è interrogati su che impegno c’è stato da parte della società che gestisce l’impianto di proprietà regionale, per la manutenzione dello stesso. Un impianto pubblico che, sicuramente per Errigo, si sarebbe dovuto gestire in modo differente e oculato, per non arrivare a tutto questo. In più, nonostante quanto detto dai tecnici della società in merito a ciò che è stato fatto per intervenire e risolvere il problema, questo persiste e, guarda caso, si ripresenta sempre allo stesso orario serale. Una condizione che ai più produce non poco perplessità.
Intanto il comitato ha esposto ai presenti le decisioni prese, per arrivare preparati al momento in cui il giudice chiederà spiegazioni del perché si è deciso per la querela. Hanno contattato un perito, in questo caso un geologo, per procedere con delle analisi su suolo ed acqua. Tutti passaggi che ai membri del comitato peseranno non poco in termini economici. Motivazione per la quale hanno chiesto ai presenti e a quanti vorranno supportare la causa, un aiuto economico, confermato subito da Mario Diano, in qualità di presidente della Consulta, mentre il presidente di “Cambi@menti”, per essere più concreta, ha suggerito di procedere con una richiesta scritta a tutte le associazioni, in modo che si possa esporre l’idea a tutti gli associati e ognuno decidere di conseguenza.
Inevitabilmente, tra chi nella zona lavora, c’è qualcuno che ha pensato di procedere con la richiesta di risarcimento. In qualche modo ci si deve tutelare.