RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
ROCCELLA IONICA – Non si placano le polemiche in seno al consorzio di bonifica “Alto ionio reggino”. Ancora una volta, scambio di battute al vetriolo tra il consigliere Giuseppe Arone, anche in rappresentanza dell’Uimec ed il presidente dell’ente di contrada Melissari Arturo Costa.
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Da subitnsio, il cogliere Arone ha sostenuto l’invalidazione della seduta straordinaria del consiglio dei delegati, tenutasi qualche giorno fa. Cinque gli argomenti a sostegno: “il documento della convocazione”, ha affermato Arone, “risulta privo della dicitura seduta straordinaria consiglio dei delegati, inoltre”, ha proseguito, “la trattazione analitica del bilancio non può essere affrontata in seduta straordinaria, secondo quanto prevede la normativa vigente, il mandato dei revisori dei conti risulta scaduto a far data da dicembre 2013, pertanto, non sono legittimati a dare pareri, attesa che la durata della prorogatio è di soli 45 giorni, non vi è stata la convocazione del consigliere Pasquale Brizzi, quale rappresentante dei sindaci in seno al consiglio e la documentazione inerente ai Piani di classifica risulta essere stata consegnata, tramite Pec, soltanto nel tardo pomeriggio di martedì 5, inosservando il termine di 48 ore previsto”. In ordine al “Piano di classifica” sottoposto all’attenzione dei presenti, è stato lo stesso consigliere Giuseppe Arone, anche in rappresentanza dell’Uimec, ad invitare il presidente dell’ente di contrada Melissari Arturo Costa a rinviare la trattazione dell’argomento, “in quanto il documento considerato, rivestendo una importanza vitale per il futuro del consorzio e dei consorziati, andava concordato con le organizzazioni sindacali, con i comuni, i sindaci, e con i vari organi di rappresentanza, ma, soprattutto, doveva essere predisposto dal tecnico incaricato, unitamente ai rappresentanti del territorio, ossia i consiglieri delegati del consorzio e le associazioni di categoria”. Peraltro il consigliere Arone ha sottolineato come, “il documento tende ad escludere dagli interventi alcuni comuni come Benestare, Bovalino, Canolo, Cirella di Platì, Ardore, Portigliola, limitandoli poi in altri come Locri o Gerace”. Tuttavia la “transitorietà del documento e, in particolare, la possibilità che venga rivisto, secondo l’articolo 28 del medesimo” è stata manifestata dal presidente Arturo Costa e dal suo entourage, i consiglieri Vincenzo Carnà, quest’ultimo, in rappresentanza anche dell’Anpa, Giuseppe Capogreco, Carmelo Capogreco, Aldo Cuscunà, Renzo Romano, Marcello Murdolo, Egidio Panaia e Nicola Coluccio. Nel replicare lo stesso consigliere Arone non ha potuto che snocciolare i propri dubbi, “per rivedere un documento approvato servirebbe conferire un nuovo incarico con conseguente aggravio di spese”. I toni si sono alzati oltremisura con la discussione del bilancio. “Tale documento doveva essere approvato entro novembre 2013”, ha evidenziato Arone, “inoltre”, ha proseguito, “lo schema di bilancio sottoposto all’attenzione nella seduta precedente e non variato dalla deputazione, dove si prevedevano aumenti dei tributi della contribuenza e dell’irrigazione, e le delibere di aumento dei canoni, ad oggi, non sono stati revocati. Non è vero, peraltro, che i nuovi Piani di classifica porteranno ad un introito maggiore sulla contribuenza, in quanto”, ha concluso, “vi sono interi territorio che non possono essere tassati, perché privi di qualsiasi servizio”. E il presidente Costa, “il bilancio deve essere approvato, poiché le entrate ci saranno e le delibere di aumento saranno revocate successivamente dalla deputazione”. Il finale della seduta ha reso protagonisti ancora il consigliere Giuseppe Arone, anche in rappresentanza dell’Uimec, ed il presidente del consorzio Arturo Costa, in quanto, il primo ha accusato il vertice dell’ente di “considerarsi una sorta di re Arturo, che attua una gestione dannosa dell’ente”, mentre lo stesso presidente ha tuonato, “io mi guardo la mano”.