di Gianluca Albanese
SIDERNO – Nicola Zitara, nel suo capolavoro “Memorie di quand’ero italiano” definì la “Sbarra” il quartiere più anarchico di Siderno, quello dei pescatori e dei marinai, dei marittimi e dei pescivendoli. Oggi, quella “fiaccola dell’anarchia” si riaccende per tre sere, venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 dalle 19 in poi, illuminandone il volto più artistico e creativo in occasione del festival “Immersi nel blu” frutto di un bando della Regione Calabria destinato ai Comuni che nel 2021 sono stati insigniti dalla Fee della Bandiera Blu.
I contenuti del festival sono stati illustrati stamattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sala delle adunanze del palazzo comunale.
Ha introdotto i lavori la sindaca Mariateresa Fragomeni che ha definito la tre giorni “una grande occasione per riqualificare il rione Sbarre che per la sua vocazione ittica è così caratteristico da essere considerato alla stregua del nostro centro storico. In questi giorni di grande lavoro – ha proseguito – nessuno si è risparmiato e stiamo ricevendo tanti complimenti da chi passa da piazza Tabarano e la vede completamente trasformata”. Dopo aver accennato ad alcune delle presenze istituzionali alla tre giorni, tra le quali quelle del presidente nazionale Fee, dell’assessore regionale al Turismo Orsomarso, dei consiglieri regionali Irto e Alecci e dei dirigenti della Regione Calabria, la sindaca si è data un obiettivo futuro e condiviso : “estendere la Bandiera Blu a tutta la costa Ionica, aiutando i comuni che non l’hanno ancora avuta come quello di Roccella ha aiutato noi”.
Tra gli amministratori più impegnati il vicesindaco Salvatore Pellegrino che dopo aver ricordato il lavoro svolto in sinergia con la Regione insieme all’esperta di progettazione e fondi comunitari Alessandra Tuzza ha ringraziato cittadini e associazioni che stanno collaborando alla fase preparatoria “dalla Pro Loco alla Consulta Giovanile, dal Flag ad AssoPasticceri reggini, dagli operai del Comune ai tanti volontari. Noi amministratori – ha detto Pellegrino – ci siamo autotassati per comprare delle piante da inserire in quelle che nel progetto originale avrebbero dovuto essere delle vasche e che ora sono delle aiuole ed è bellissimo vedere che tutto il quartiere sta rispondendo con entusiasmo, dai bambini fino ai fratelli Natale e Mimmo ‘Caino’ Pellegrino”.
Alessandra Tuzza ha ripercorso gli aspetti tecnici del progetto “per il quale – ha detto – abbiamo risposto a un bando nell’ambito dei fondi europei Pac concepiti per ridurre le disuguaglianze territoriali. Ne è venuto fuori un progetto dal basso di rigenerazione urbana che dimostra come un quartiere possa risorgere se crede a un’idea, specie se basata sull’identità. E per la ripartenza definitiva di Siderno dovremmo puntare su idee su basi identitarie e propositive”.
È l’anima creativa del festival per il quale nessuno come lui (“sbarroto” dalla nascita) avrebbe potuto rivestire meglio il ruolo di direttore artistico. Ercole Macrì ha esordito dicendo che “ho riscoperto con l’occasione numerosi talenti nel nostro territorio”. Quindi ha accennato ad alcuni degli artisti che animeranno gli eventi in programma “Fabio Macagnino, I Bottari, Bollari che sta lavorando con Pierfrancesco Favino e Alessandra Lagana’ che sarà una dei pochissimi artisti a salire sul palco del Jova Beach Party. Non mancheranno serate di poesia popolare e – ha aggiunto – uno spettacolo pirotecnico sulla spiaggia a cura della scuola cinematografica della Calabria”.
Con una certezza finale, ribadita dalla sindaca Fragomeni al termine della conferenza stampa: “dal I agosto resterà un rione Sbarre ancora più bello perché abbiamo deciso di sfruttare l’occasione del festival per compiere un vero e duraturo progetto di riqualificazione urbana piuttosto che investire gran parte del budget per portare solo un cosiddetto ‘grande nome’ ; ciò significa che il rione Sbarre è pronto a essere vissuto al meglio tutto l’anno”.
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