di Gianluca Albanese
SIDERNO – In attesa che la definizione all’Ambito Territoriale Ottimale unico a livello regionale possa dare maggiori certezze sui lavori di “revamping” dell’impianto di trattamento dei rifiuti sito in contrada San Leo, l’iter del progetto originario che prevede, oltre all’ammodernamento, anche l’ampliamento della superficie, va avanti e oggi registra un ulteriore passetto.
Con decreto dirigenziale n. 6583 datato 20 giugno 2022 del dipartimento “Territorio e tutela dell’ambiente” della Regione Calabria sono stati aggiudicati i lavori di verifica del progetto definitivo, del progetto esecutivo e del supporto al Rup per la validazione del progetto definitivo.
Si tratta di una fase fondamentale e ovviamente preliminare rispetto a quella che sarà l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione dell’impianto, per i quali il progetto in corso di valutazione prevede un investimento di 43.800.000 euro per quella che, formalmente, viene definita “realizzazione dell’impianto di valorizzazione e recupero spinto di materia prima secondaria da raccolta differenziata e rifiuti urbani residui da avviare alla filiera del riciclaggio con annessa piattaforma di valorizzazione della frazione organica” dell’impianto di San Leo. Lo spesso progetto prevede un ulteriore investimento per 42.000.000 di euro destinati alla “realizzazione dei lavori di riefficientamento funzionale degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani della provincia di Reggio Calabria”, relativo nello specifico all’impianto di località Cicerna a Gioia Tauro, per il quale sono previsti interventi vari “di completamento, adeguamento normativo e infrastrutturale dell’esistente piattaforma”.
Fin qui i contenuti dell’elaborato, frutto di un decreto dirigenziale precedente contro il quale sono stati proposti due ricorsi al Tar: uno del Comune di Siderno ai tempi in cui era retto dalla Commissione Straordinaria (respinto dal Tar di Catanzaro) e uno di una famiglia di residenti in contrada San Leo per il quale è stata fissata l’udienza di merito per il prossimo 19 ottobre. Entrambi i ricorsi sono sostenuti dal comitato “Siderno ha già dato”, costituitosi in associazione, che continua a lottare contro ogni forma di ampliamento dell’impianto.
E se il responsabile dell’Ato Unico Regionale Bruno Gualtieri ha lasciato intendere, in un recente consiglio comunale aperto tenutosi a Siderno che potrebbe profilarsi all’orizzonte un futuro dell’impianto di San Leo senza la lavorazione della frazione organica, il progetto originario va comunque avanti e il dipartimento della Regione ha assegnato i lavori di verifica progettuale al costituendo raggruppamento temporaneo d’imprese “Inarcheck Srl/No Gao Controls Srl” i lavori per un importo di 208.800 euro.