di Gianluca Albanese
SIDERNO – 49 anni da compiere e una passione politica mai sopita, iniziata nei banchi dell’università e proseguita con l’esperienza da assessore comunale all’Ambiente tre lustri fa. Oggi, Antonio Commisso è, insieme all’altro ex assessore comunale Giuseppe Ascioti, uno dei due “big” cooptati nel direttivo del circolo cittadino di Fratelli d’Italia “Tradizione e innovazione”.
Commisso, possiamo dire che l’approdo in FdI è stato lo sbocco naturale di un percorso politico che va avanti da vent’anni senza soluzione di continuità?
“Fratelli d’Italia rappresenta oggi la scelta naturale di un percorso iniziato all’università con l’adesione ad “Alleanza Studentesca” che altro non era che la versione studentesca di Alleanza Nazionale dell’allora Leader Gianfranco Fini. Di estrazione socialista, ma con la formazione militare che ha influito in tutte le scelte adottate nei diversi ambiti della mia vita, mi considero oggi un moderato. Mi considero soprattutto un uomo di popolo, vicino alle esigenze della gente. Oggi la sinistra ha praticamente abbandonato gran parte delle fasce deboli lasciando a partiti come Fratelli d’Italia il compito di occuparsene”.
Lei ha dei trascorsi in Forza Italia. Come mai si è progressivamente avvicinato al partito di Giorgia Meloni?
“È opportuno precisare che non ho mai aderito in Forza Italia nella mia carriera politica, pur condividendo spesso posizioni e idee. Oggi i tempi erano maturi! Un partito che viene ritenuto dai sondaggi al 25% non può più considerarsi solo un partito post-fascista. FdI è tanto altro. Noi riteniamo che la sfida sarà quella di far coesistere persone di estrazione diverse su un nuovo modo di intendere l’impegno politico, su basi e idee solide da condividere”.
Ci parli del suo ruolo di segretario. Toccherà a lei dettare la linea politica del circolo?
“Il circolo di Siderno, ‘Tradizione e Innovazione’, intende strutturarsi sul territorio comunale e aprire le porte a tantissimi Sidernesi che per anni hanno quasi negato di riconoscersi negli ideali del centrodestra. Questo percorso di crescita e la nostra azione politica sarà totalmente condivisa con il gruppo direttivo di cui mi onoro di fare parte. Il dialogo per arrivare alle nomine di questi giorni è frutto di un lavoro attento e scrupoloso tra componenti che oggi si trovano insieme allo scopo di costruire un partito forte in città e contribuire soprattutto a ricostruire il centrodestra a Siderno. L’area moderata e di centrodestra a Siderno rappresenta la stragrande maggioranza dei cittadini ed è arrivato il tempo che ognuno ritrovi i propri spazi ed orientamenti politici ‘naturali’”.
Come sono i rapporti coi vertici dell’associazione “Volo” cui va riconosciuto il merito di avere creato il circolo FdI a Siderno?
“L’associazione culturale ‘Il Volo’ rappresenta una grande risorsa per il nostro territorio e ha il merito di aver creduto in questo partito. Oggi mi sento di condividere il merito di questa operazione politica con l’amico Peppe Caruso, persona sensibile e acuta. Credo che l’unione delle nostre diverse sensibilità farà crescere esponenzialmente Fratelli d’Italia a Siderno”.
Dopo le batoste elettorali del 2015 e del 2021 c’è un centrodestra da ricostruire a Siderno per poter nutrire di nuovo ambizioni di guida amministrativa della città. Siete pronti alla sfida?
“Il centrodestra a Siderno è scomparso dalla cartina geografica nel 2010, per tutta una serie di vicissitudini. Vani i tentativi di ricostruirlo in questi anni. Le responsabilità sono diffuse ma le lezioni che le pesanti sconfitte elettorali del 2015 e del 2021 ci lasciano sono chiare: i personalismi in politica devono finire! Chi vi parla ha tentato fino alla fine di cercare di creare le basi per una ricostruzione del centrodestra alle scorse ammnistrative. Tentativi che purtroppo si sono dimostrati vani. Oggi siamo pronti a dare il nostro contributo per ricostruire il centrodestra. Il resto dovrà essere una diretta conseguenza di questo lavoro e che deve comprendere la collaborazione di tutti”.
E i vostri alleati sono altrettanto pronti?
“Saremo pronti, tutti insieme, nella misura in cui riusciremo a guardare oltre i nostri interessi personali. Le ambizioni, legittime, dovranno essere solo il frutto di un lavoro di forte ricostruzione ed estrema autocritica, tra tutte le componenti e i partiti che formeranno il centrodestra, al fine di evitare gli errori del passato. La sfida ambiziosa che ci aspetta riguarda il coinvolgimento di tanti giovani e meno giovani che hanno a cuore le sorti del proprio paese e che oggi ritengono l’impegno politico solo una perdita di tempo. Per troppi anni si è delegato ad altri il ruolo di rappresentanza politica con risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti”.