di Francesca Cusumano
LOCRI- Scorrono speditamente le due ore di consiglio comunale, convocato questa mattina per deliberare i 5 punti all’ordine del giorno previsti.
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Si parte dall’approvazione della Tasi 2014, la Tassa sui Servizi Indivisibili, ovvero la nuova imposta istituita dalla legge di stabilità 2014 che comprende i servizi destinati alla collettività (quali ad esempio, la manutenzione stradale e l’illuminazione comunale). Per il Comune di Locri, come illustrato dall’assessore al Bilancio Sainato, saranno esentati i titolari di seconda casa.
Si è poi passati alla questione relativa l’acquisizione “Beni Demaniali”, sulla quale ha relazionato il sindaco Calabrese. Si tratta di un adempimento che ha messo a disposizione beni demaniali (alcuni oggetto di contenzioso occupati da cittadini con immobili, altri da terreni), con elenco individuato da un’agenzia e per il quale l’Ente ha partecipato.
L’assise è poi proseguita con il caso Sorical e le sue problematiche, scaturite dalla mozione presentata precedentemente dal gruppo di opposizione “Impegno e Trasparenza-Pd”, con prima firmataria, la consigliera Maria Antonella Gozzi, nella quale è stato messo in risalto il disagio riscontrato dai cittadini delle contrade di Moschetta, Canneti e Merici per via dell’erogazione dell’acqua non potabile, manifestatosi all’indomani degli avvisi di pagamento riferiti al ruolo d’acqua 2010, trovandosi nella condizioni di dover pagare un consumo non “corrispondente al 100% alla qualità del servizio di erogazione previsto dal regolamento comunale”.
Ad intervenire è stato proprio il capogruppo della minoranza Antonio Cavo, chiedendo alla maggioranza di affrontare la delicata vicenda in una prossima seduta consiliare con i cittadini del Comitato Quartiere di Moschetta, i quali hanno dimostrato più volte di volervi partecipare attivamente. Proposta che ha trovato pieno accoglimento, tanto che il primo cittadino ha anticipato che si provvederà ad invitare anche la Sorical, così da condividere insieme tale vertenza. Da lì si è poi votato approvandolo, per il differimento del punto e per comunicazione formale e al Comitato di Quartiere di Moschetta e alla Sorical.
Approvato anche all’unanimità il “Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Unica Comunale- IUC (che ingloba sia il tributo in relazione alla casa che alla produzione dei rifiuti) , non prima però di aver chiarito e modificato alcuni aspetti tecnici, in presenza del responsabile del servizio Sergio Marasco.
Ultimo punto non per ordine di importanza, l’esame e la discussione della relazione della Commissione Sanità (presente in Sala in qualità di componente, per la Uil Firmo Micheli oltre alla consigliera e vicepresidente della Commissione Cautela) con l’avanzamento di proposta del primo cittadino, del suo scioglimento.
Una notizia che Lente Locale aveva anticipato qualche giorno fa, un’intenzione che il sindaco aveva palesato il 19 giugno scorso (in occasione del consiglio comunale congiunto dei Comuni della Locride), dettata da ritorsioni subite da alcuni componenti <<Ringrazio- ha esordito- per l’eccellente lavoro svolto da ciascuno di loro nonostante le criticità. Purtroppo, non mi sembra che ci sia da parte del management, la volontà di recepire le indicazioni sia della Commissione che del territorio. Dalle notizie che apprendo, la situazione a Locri è al collasso, basti pensare alla situazione del Pronto Soccorso, ai disservizi che ricadono sui cittadini-utenti, come l’ultimo caso di malasanità di qualche giorno fa. Conseguenze che ricadono inevitabilmente sul dottor Sarica; non ci sono strumentazioni adeguate, a ciò si aggiunge la riduzione dei posti letto; la Commissione l’abbiamo voluta perché volevamo approfondire le criticità dell’ospedale. Siamo convinti che non possiamo fare a meno del nosocomio, dobbiamo andare avanti in qualche modo. La volontà politica è chiara ed evidente. Oggi ho chiesto pubblicamente le dimissioni del commissario Sarica, le sue iniziative sono evanescenti, se non inesistenti. Dobbiamo garantire il diritto alla salute per questo territorio. L’ impegno non verrà meno, la battaglia continuerà. Sono i cittadini a chiederlo>>.
Cavo dal canto suo, pur condividendo l’idea dello scioglimento soprattutto perché <<E’ assurdo- ha detto- che i lavoratori vengano intimiditi sul posto di lavoro per aver svolto un compito affidato dai cittadini>> e pur ribadendo il supporto del gruppo consiliare al sindaco, ha invitato quest’ultimo a ripartire dall’assemblea dei sindaci, da chi tocca con mano le reali difficoltà della cittadinanza <<Solo- ha aggiunto- con un’azione corale, potremo ottenere qualcosa. E’ un tentativo che va fatto>>.
A prendere la parola anche l’ex assessore all’Ambiente Alfonso Passafaro che ha spiegato fin da subito il motivo che l’ha spinto a prendere le distanze dalla Giunta<<L’ho fatto per il metodo adottato, questo clima di litigiosità non porta a nulla, alla gente non serve. Cominciamo a fare autocritica, guardiamo i livelli dove siamo arrivati. Convochiamo i responsabili dell’Asp, riportiamo le discussioni sul piano politico, creiamo un nuovo modello di Ospedale>>.
A replicare a Passafaro, ci hanno pensato Sainato e Calabrese. Mentre il primo ha ricordato che i metodi adottati dall’Amministrazione sono stati il frutto del mancato sostegno prima di Scopelliti che non ha consentito a nessuno di agire per il bene del territorio, poi di Sarica, Calabrese ha sottolineato come Passafaro pur non avendo condiviso il metodo, a conti fatti dica le stese cose <<Forse-ha detto -Passafaro non ha avuto modo di rendersi conto di quello che abbiam fatto in quel periodo (l’allusione alla tornata delle elezioni europee), perché impegnato in altro. Il problema è della politica in generale che, su questo territorio, è assente, Lo sfascio della sanità è dovuto alla politica>>.
Pertanto Calabrese, ha infine proposto di deliberare del lavoro portato a compimento dalla Commissione, trasmettendo la relazione alla Regione Calabria, al commissario dell’Asp, all’assemblea dei sindaci, con conseguente scioglimento della stessa.
Proposta all’unanimità accolta.