RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Prima della pausa estiva di ferragosto la Giunta Municipale ha licenziato il bilancio di previsione per l’esercizio 2014, che nelle prossime ore sarà messo a disposizione dei consiglieri comunali. Le incertezze determinate dai tagli dei trasferimenti statali, la rigidità dei vincoli imposti dal Patto di stabilità, che non riguardano solo il Comune di Locri, ma tutti gli Enti Locali, mettono seriamente a rischio la tenuta del sistema Paese.
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Negli ultimi tre anni i Comuni hanno operato una riduzione di spesa pari a 6,5 miliardi, producendo un avanzo di comparto pari a 4,5 miliardi di Euro, accantonando risorse che non possono essere spese, per un totale di 9 miliardi (Fonte: dati IFEL-ANCI), dando vita ad un percorso di risanamento finanziario che non ha eguali nella Pubblica Amministrazione italiana.
Mentre ci apprestiamo alla presentazione del Bilancio di Previsione 2014, il cui termine di approvazione è il 30 settembre 2014, non siamo ancora a conoscenza dei provvedimenti che il Governo intenderà attuare circa le autonomie locali. Non conosciamo quali misure il Governo intenderà attuare per arginare la crisi economica che fa registrare al nostro paese un record senza precedenti: il peggioramento del trend negativo del PIL, da due trimestri consecutivi perennemente in caduta (Fonte: ISTAT).
La straordinarietà della situazione politica ed economica italiana è ormai diventata un paradosso, in cui le uniche certezze con cui ci confrontiamo quotidianamente, sono i tagli.
Lo scorso anno abbiamo compiuto scelte importanti, che hanno prodotto risultati positivi:
• il congelamento dell’uso dell’avanzo di amministrazione,
• la riduzione di alcune spese legate al funzionamento della macchina comunale ed ai costi della politica,
• la riduzione dei costi relativamente alle reti e patrimonio comunali
ci hanno consentito di raggiungere l’equilibrio della spesa di Parte Corrente e di rispettare il saldo obiettivo del Patto di Stabilità. Grazie alla oculata gestione del nostro Bilancio, abbiamo garantito l’erogazione dei più importanti servizi, a partire dai servizi sociali e scolastico – educativi e pagato le imprese appaltatrici. Anche per il Bilancio 2014 intendiamo proseguire l’opera di riduzione delle spese, dell’indebitamento, senza fare ricorso all’aumento della pressione fiscale.
Entriamo nel dettaglio dei numeri del bilancio per il Comune.
ENTRATE
A decorrere dal 1° gennaio 2014 è istituita l’Imposta Unica Comunale (I.U.C.). Questa nuova entrata comunale si basa su due presupposti impositivi: uno costituito dal possesso di immobili e collegato alla loro natura e valore, l’altro collegato all’erogazione e alla fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Pur con la flessibilità concessa in ambito TARI, le tariffe che verranno applicate dagli enti locali rischiano di aumentare la pressione fiscale, in ragione dell’obbligo di copertura integrale dei costi del servizio inerente ai rifiuti. Per cercare di contenere la pressione fiscale, sono state previste riduzioni ed esenzioni.
LE SPESE
Sul fronte della spesa corrente, l’obiettivo del Comune è quello di non aumentare i costi della struttura e allo stesso tempo mantenere i servizi che i nostri cittadini sono abituati ad avere. Occorre sottolineare però la volontà, soprattutto in questo difficile contesto economico, di sostenere maggiormente il sociale e il mondo economico. Come avrete modo di vedere nelle poste di bilancio, le uniche voci che registrano un aumento, sono quelle della spesa sociale e dello sviluppo economico.
Entrando in dettaglio sulle principali voci collegate al bilancio 2014, si sottolinea che:
1. SOCIALE: Relativamente alle politiche sociali, nel 20124si è voluto privilegiare, visto anche la congiuntura economica in atto, le iniziative di assistenza (assistenza domiciliare, servizio mensa, progetti sociali, contributi socio-assistenziali, sportello sociale). La famiglia rimarrà un punto fermo nelle politiche sociali di questo ente. La priorità politica di questa Amministrazione, che traduciamo in numeri attraverso il Bilancio, è garantire la tenuta del Patto Sociale.
2. SCUOLA: Viene riconfermato il sostegno al mondo della scuola, così viene riproposto il servizio di trasporto scolastico dei bambini attivando dei servizi modulati sulle esigenze delle singole famiglie.
3. SICUREZZA: Anche per l’anno 2014, la sicurezza rimane un punto fermo: verranno riproposti i progetti di sicurezza urbana, dalla polizia municipale e verrà altresì potenziato il controllo del territorio.
4. TURISMO, ATTIVITA’ CULTURALI E SPORTIVE: Continuerà la collaborazione con le associazioni presenti sul territorio per la realizzazione di eventi ed iniziative in ambito turistico – culturale e sportivo. L’obiettivo di rendere accogliente la città fa sì che la nostra attenzione si soffermi principalmente sul decoro del territorio, dalla cura del verde al funzionamento dei servizi, e non da ultimo sulla programmazione delle opere pubbliche.
Gli obiettivi politici che in questo contesto la Giunta si è data sono:
a) mantenimento dello stessa quantità e qualità dei servizi pubblici. In questi anni è stata messa in pericolo la capacità degli Enti locali di garantire l’accesso universale ai servizi pubblici minimi indispensabili. Riteniamo che i servizi scolastici, le misure anticrisi, le politiche socio-assistenziali per gli anziani, siano ancora una priorità di cui la comunità non possa fare a meno.
b) Mantenimento di una forte attenzione alle fasce di reddito medio – basse, già fortemente colpite dalle manovre che dal 2011 hanno caratterizzato il Governo fino alla legge di stabilità 2013.
c) garantire l’attuazione di alcune importanti progettualità di mandato che si ritiene utili vengano perseguite: fra queste preme evidenziare l’attività che riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro territorio , alcune importanti politiche ambientali come l’introduzione del porta a porta, e alcune progettualità riguardanti le giovani generazioni, che seppur da riprogettare, è fondamentale siano perseguite in quanto i giovani non rappresentano solamente il nostro futuro, ma la base da cui partire se vogliamo garantire una comunità coesa e solidale.
Intendiamo consolidare e rafforzare le azioni legate alla lotta all’evasione fiscale, chiedendo maggiori sforzi in tal senso e prevedendo un maggior coordinamento interno ed esterno all’Ente con tutti gli attori istituzionali preposti ai controlli. I proventi derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, non quantificabili nell’immediato, costituiranno un fondo per lo sviluppo locale le cui finalità e progettualità verranno condivise e concordate con le Parti Sociali. In buona sostanza il bilancio di previsione per l’esercizio 2014 è fortemente condizionato dal piano di riequilibrio pluriennale finanziario al momento al vaglio del Ministero dell’Interno. Nell’esercizio in corso è prevista l’integrale regolarizzazione delle partite sospese che si trascinavano dal lontano 2009, pignoramenti presso il tesoriere mai iscritti in bilancio. Crediamo che il “risanamento” del bilancio non rappresenti solo un elemento di natura ragionieristica- contabile, ma al contrario una scelta ponderata e matura per assicurare alla nostra comunità e a chi la governa sicurezza e tranquillità nelle scelte di natura politico-strategiche. Una scelta matura e strategica quindi. Come il periodo che stiamo attraversando richiede. Una scelta per un governo di comunità. Affinché anche da questo bilancio possa rafforzarsi lo spirito civico, lo spirito di comunità che più di ogni altra cosa (tagli, crisi internazionale) è oggi fondamentale per affrontare le sfide che abbiamo davanti. Puntare su una maggiore responsabilizzazione nella cura della comunità significa innalzare ulteriormente la qualità della convivenza civile. Occorre superare la tendenza particolaristica che in questi anni, a livello nazionale e quindi anche locale, si è alimentata attraverso la proposizione di rotture culturali, la “sponsorizzazione” dell’egoismo sociale e di forme deteriori di vero e proprio “rancore” territoriale e/o politico. Solo e semplicemente insieme, attraverso la condivisione collettiva e nel merito degli obiettivi strategici che proponiamo si potrà cercare di rilanciare la nostra comunità ed il nostro territorio. Ci troviamo davanti ad una sfida enorme: quella di riuscire a fare Locri più bella.
Ci vorranno anni, energie e tanto impegno. Questa è la sfida che ci attende per incrementare lo sviluppo di Locri, per contrastare la crisi in atto, per aumentare la qualità della vita dei nostri cittadini e per non “subire” solo la crisi ma affrontarla con un atteggiamento propositivo e con una visione chiara sul futuro della nostra comunità.