RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA SULLA FESTA DELLA MONTAGNA CON MOSTRE DI ARTIGIANATO TRADIZIONALE, DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI, GIOCHI, BALLO DELLA TARANTELLA E MOMENTI DI FEDE E RIFLESSIONE.
Anche quest’anno, il ferragosto ha richiamato nel villaggio turistico Moleti (un altipiano a quota 1000 m s.l.d.m.) centinaia di persone intenzionate a fare un fresco pic nic all’ombra delle piante secolari. Vista la grande affluenza di persone, l’ Associazione turistica Pro Loco di Ciminà, quindici anni fa, ha pensato di istituire la festa di Maria SS Assunta. In un primo momento, grazie anche alla collaborazione degli operai della Forestale è stato costruito un altare in legno ed una grande croce (molto suggestivi tra gli abeti e i pini) in ricordo di tre sacerdoti uccisi: Don Peppe Diana (che era solito celebrare la festa dell’Assunta nel territorio ciminese), don Giuseppe Giovinazzo e don Giuseppe Puglisi.
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Negli anni successivi è stata costruita un’edicola nella quale, nel 2001, è stata deposta la statua della Madonna Assunta. Nel 2011, ricorrendo il decimo anniversario della deposizione, l’effige veniva solennemente incoronata con diadema appositamente realizzato dal famoso orafo Gerardo Sacco. Da più di un decennio, quindi, nel pomeriggio di ferragosto la folla festante si trasforma in assemblea orante: una solenne concelebrazione presieduta dal Vescovo della Diocesi, mons. Bregantini prima e Mons. Fiorini Morosini dopo, raduna una moltitudine di uomini, donne e bambini che, insieme, non solo rendono culto a Maria, ma si fermano a riflettere sui valori più alti dell’esistenza umana.
Quest’anno, la festa è stata anche l’occasione, per la comunità ciminese, per conoscere il nuovo pastore della diocesi Mons. Francesco Oliva. Il presule è stato calorosamente accolto dal parroco Don Domenico Tropeano, dal sindaco Dott. Domenico Polifroni, dalla presidente della Pro Loco prof.ssa Girolama Polifroni e da tutta quanta la comunità desiderosa di ritrovare una guida forte e salda al vertice della diocesi, dopo il trasferimento di Monsignor Fiorini Morosini. Durante l’intensa omelia Mons. Oliva, pastore di elevato spessore morale e culturale che, da calabrese, conosce molto bene la nostra terra, i suoi problemi e le sue grandi potenzialità, ha invitato tutti a riflettere sul mistero dell’Assunzione in cielo di Maria e a chiedere la Sua materna intercessione affinché si possa realizzare in ognuno il progetto da Dio stabilito. Non ha tralasciato di pregare per le famiglie in difficoltà, gli anziani, gli ammalati, i disoccupati, i perseguitati a causa della fede, dimostrando grande sensibilità per i problemi più gravi che affliggono la nostra società. Alla fine della celebrazione, si è snodata, come ogni anno, per le vie del villaggio una suggestiva processione animata dalle note della banda musicale e dai fuochi artificiali alla quale ha partecipato anche la locale confraternita (del Sacro Cuore di Gesù e Maria SS Addolorata), in divisa.
La manifestazione, negli ultimi anni, pur mantenendo le vecchie caratteristiche si è trasformata in una vera e propria festa della montagna, in quanto si è arricchita di tante attività finalizzate alla promozione del territorio, delle tradizioni e della cultura locale, quali: una mostra di artigianato tipico, “l’escursione alle 8 sorgenti” , la degustazione di prodotti gastronomici locali e l’esecuzione di antichi giochi, il tutto allietato dalle note della tarantella e dei canti tradizionali. Contenti della buona riuscita della manifestazione tutti i soci della Pro Loco i quali hanno affermato: “compito della nostra Associazione è quello di far conoscere e valorizzare ogni aspetto del ricco patrimonio che i nostri antenati ci hanno trasmesso, quello che si riferisce alla fede ed alla pietà popolare in primo luogo”.