DALL’UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DELLA GUARDIA COSTIERA DI ROCCELLA JONICA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Si chiama “Summer” e non è una Tartaruga Marina. L’ultima emergenza che ha visto protagonista il Centro di Recupero Tartarughe Marine CTS di Brancaleone, questa volta, riguarda un giovanissimo esemplare di Stenella striata “Stenella coeruleoalba” rimasto vittima di un trauma legato ad attività antropiche che ha determinato la lacerazione parziale della pinna caudale.
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Il cetaceo è un maschio di 125 cm e pesa 22 kg. Summer è stato recuperato a Bovalino dal Sig. Frigione Gugliemo che, prontamente, ha contattato l’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Roccella Ionica che è intervenuta con il personale in servizio presso la dipendente Delegazione di Spiaggia di Bovalino. Il personale della Guardia Costiera, di conseguenza, contattato il CRTM – Brancaleone. Il Sig. Filippo Armonio e la Dott.ssa Simona Soloperto, dell’Associazione no-profit Naturalmente Brancaleone, nonché operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine CTS di Brancaleone, si sono recati tempestivamente sul posto constatandone l’evidente stato di difficoltà in cui versa l’animale a causa della profonda lesione subita.
Dopo alcune valutazioni in loco, in collaborazione con la Guardia Costiera, il servizio veterinario ASP di Locri guidato dal dott. Giugno, e i referenti regionali per la Calabria del Centro Studi Cetacei Onlus (CSC) dott.sse Stefania Giglio ed Elena Madeo, ai sensi del D.P.G.R 104 del 29 luglio 2013, è stato deciso di trasportare l’animale presso il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone, in quanto unica struttura in zona in grado di offrire soccorso a tale specie. Arrivati al CRTM sono state effettuate le prime valutazioni dello stato clinico e quindi le prime cure per cercare di stabilizzare le condizioni dell’animale. Summer subito dopo è stato sistemato nella vasca di stabulazione che, solitamente, ospita le tartarughe marine. Nel frattempo, lo staff del CRTM ha contattato i referenti nazionali del CSC e il CERT, gruppo di pronto intervento per gli spiaggiamenti di cetacei finanziato dal Ministero dell’Ambiente che, data la rarità del caso, unico in Italia, hanno deciso di recarsi direttamente sul posto mobilitando anche il Prof. Antonio di Bello, chirurgo veterinario dell’Università di Bari esperto in specie marine. Infatti è la prima volta che un cetaceo della specie Stenella striata rimasto vittima di incidente sopravviva per diversi giorni. Nella giornata odierna (19 agosto 2014) è pervenuta a Brancaleone un’equipe di esperti per intervenire chirurgicamente sull’animale cercando di ricollegare la coda al peduncolo caudale, presso la struttura del Centro di Recupero. Tutto questo è stato possibile grazie alle cure H24 prestate al cetaceo, fin dal momento del recupero, dal personale del Centro, composto dallo Staff dell’Associazione ambientale no-profit “Naturalmente Brancaleone”.
L’equipe di Medici Veterinari, Biologi, e personale tecnico-sanitario accorsa sul posto, è composta da:
Dott. Giugno e Dott.ssa Cinzia Genovese, Asp di Locri, Dott.ssa Simona Soloperto, Dir.San.del Centro di Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone, Dott.ssa Tania IL Grande, assistente veterinario presso il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone e membro del CSC, Sigg. Filippo Armonio e Giannicola Parrino dell’Associazione “Naturalmente Brancaleone”, Dott. Sandro Mazzariol dell’Università di Padova, coordinatore del CERT (Cetacean Stranding Emergency Response Team) per conto del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, supportato dai colleghi Dott.ssa Cinzia Centelleghe, Dott. Federico Bonsembiante e Dott. Michele Povinelli, Prof. Antonio Di Bello, Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari, Dott.ssa Stefania Giglio e Dott.ssa Elena Madeo, Biologhe Marine e referenti regionali per la Calabria del CSC, Dott. Iginio Piscione, Dott. Massimiliano Pennelli e Ludovica Di Renzo del CSC supportati dai colleghi Dott Vincenzo Olivieri, Dott Valerio Manfrini e Dott Sergio Guccione in contatto con il Dott Craig Pelton dell’Università della Florida, Dott.ssa Romina Paradies dell’Associazione Rarovet.
Il Prof. Di Bello insieme al resto dell’equipe ha eseguito con successo un intervento di quattro ore per ricostruire la coda. Ora il personale del CRTM – Brancaleone assieme alle Dott.sse Stefania Giglio ed Elena Madeo assisteranno l’animale durante la degenza post-operatoria insieme ai volontari del CSC e di altri volontari, che avrà luogo presso la Struttura del Centro di Recupero Tartarughe Marine CTS di Brancaleone, in attesa di trasferimento, dopo qualche giorno, in un bacino confinato idoneo alla riabilitazione dell’esemplare, sperando nella successiva liberazione di Summer in mare aperto.