di Francesca Cusumano
LOCRI- Il senso di amarezza e di delusione del sindaco Calabrese verso i dipendenti comunali non si placa. E si, perché dopo aver ricordato i numerosi tentativi di dialogo, provvedimenti disciplinari (senza alcun effetto positivo sortito), il ricorso alla Procura della Repubblica, la verifica a tappeto della Guardia di Finanza il 9 luglio scorso, circa le false presenze del personale perpetrate ai danni dell’Ente e l’intervento dell’Arma dei Carabinieri, auspicandone un maggior impegno in quanto dipendenti della Pubblica Amministrazione, la situazione sembra non voler prendere una piega diversa, anzi tutt’altro.
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Il primo cittadino pur avviando la sua battaglia all’interno del Comune, per l’oramai nota “Operazione Trasparenza”, denunciando il comportamento di chi (solo una minima parte),“immobilizza” l’apparato burocratico “tralasciando il senso del dovere e lo stesso rispetto del lavoro e dei colleghi, nonché della parte politica che governa la Città”, questa volta con una lettera provocatoria si rivolge ad un destinatario particolare, ovvero a Gesù Cristo, invocandone il suo aiuto così da concretizzare quel percorso di cambiamento intrapreso, anche se alcuni cercano di mettervi i cosìddetti “ bastoni tra le ruote”.
<<Divinissimo Signore Gesù Cristo- esordisce nella lettera Calabrese-mi rivolgo a Te, in ultima istanza, non sapendo a chi altro rivolgermi. Con grande ossequio e deferenza mi rivolgo per invocare il Tuo divino aiuto per aiutarci a risolvere un’atavica problematica che affligge la Città di cui sono guida amministrativa, perché scelto dai cittadini lo scorso anno. Il più grande problema della Città di Locri non è solo la cosiddetta ‘ndrangheta, ma parte dei dipendenti del Comune. Con i mie compagni di viaggio eravamo consapevoli che saremmo andati incontro ad un’impresa difficile ma auspicavamo che, chi individuato a servire i cittadini nella qualità di dipendente comunale, avesse maggiore interesse ed amore nel ruolo di dipendente della Pubblica Amministrazione, anche considerato la crisi occupazionale che attanaglia l’Italia ed in particolar modo la Locride che ha una disoccupazione della popolazione attiva che supera il 50 %.>>.
<<Speravamo ed auspicavamo-continua- che per amore e rispetto dei cittadini che attraverso le tasse garantiscono lo stipendio dei dipendenti pubblici, ci fosse da parte loro un maggior impegno nei confronti della città desiderosa di riemergere dopo tanti anni di buio nel quale per colpa di tutti era piombata. Dopo un anno, anche alla luce della mia precedenza esperienza amministrativa, sono costretto ad affermare che solo una minima parte dei dipendenti comunali lavora in modo serio ed onesto, mentre tanti altri stanno a guardare in attesa che arrivi il fatidico “ventisette” per potersi vedere accreditato in banca l’importante, ma non sudato stipendio. Non sono tanti i dipendenti che sin dal primo giorno hanno raccolto la mia richiesta di aiuto, ma a loro va la mia sincera riconoscenza e gratitudine. Prima di rivolgerTi questo mia richiesta di aiuto le abbiamo provate tutte. Provato a dialogare, provato a definire tutte le vertenze tra dipendenti e Comune, assurda e diffusa modalità per rivendicare diritti che sembrano essere inversamente proporzionali all’impegno profuso, garantito lo stipendio tutti i mesi compreso le mensilità che mancavano al momento del mio insediamento. Queste ed altre attenzioni non hanno però fornito alcun effetto positivo. Ho avviato provvedimenti disciplinari che, purtroppo, non ho neanche avuto risposta, mi sono rivolto alla Procura della Repubblica, ho chiesto l’intervento della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri ai quali va il ringraziamento per la disponibilità e per l’impegno nei confronti del territorio e tutela nei confronti dei cittadini. Ti illustro solo alcuni esempi del cattivo funzionamento derivante dall’insolenza di questi signori. Mi si diceva che l’elettricista comunale, che ancora oggi continua a lavorare con modalità di libero professionista all’interno della P.A.,non poteva sostituire le lampadine perché non c’erano soldi per comprarle e dovevano provvedere i cittadini!!! Grazie a qualche buon amico sono riuscito ad avere quindicimila lampadine gratuitamente, ma non mi sembra che niente sia cambiato. Le lampadine sono tutte stipate in un deposito, molte zone della città continuano a rimanere al buio e l’elettricista continua ad essere “uccel di bosco”!!!!!!Solo grazie al gratuito intervento di qualche amico sono state sostituite le lampade della via Matteotti. La Polizia Municipale, per come denunciato nei giorni scorsi continua a “dormire” in attesa, speriamo presto, di qualche brusco e brutto risveglio. In circa otto mesi sono state elevate meno di 400 sanzioni stradali in una Città in cui regna “l’anarchia stradale” e l’altro giorno sono stati bravissimi nell’ostacolare il percorso della Madonna Immacolata nostra Reverendissima Patrona. I controlli sull’abusivismo edilizio ed altri importanti compiti sono stati delegati al “signor nessuno”!!!Il personale addetto alla raccolta dei rifiuti continua ad essere colpito da improvvisa malattia ed il carico di lavoro ricade solo ed esclusivamente su pochissimi addetti ai quali va il ringraziamento della Città che grazie a tale missione svolta da pochi è rimasta quasi sempre pulita in un periodo particolare che è quello estivo. Se avessi avuto la possibilità dal punto di vista normativo avrei nominato dirigente del Settore Ambiente il “netturbino” Salvatore Saccà – nel ruolo di giocatore/allenatore e direttore generale il pensionando Giuseppe Marrara, quali pochi esempi di lavoratori seri, educati ed integerrimi. Proprio ieri un dipendente è “fuggito” dal posto di lavoro – raccolta rifiuti –giustificando poi con alcune complicità un improvviso stato di malessere. Stesso malessere che oggi da “dipendente in malattia” gli consente di bivaccare in giro per la Città in spregio a quei pochi che lavorano non ricorrendo a vergognosi espedienti quotidiani per non lavorare>>.
<<Nel ringraziare-conclude- ancora quei pochi dipendenti, che insieme al sottoscritto ed a chi ha deciso di seguirci in questa difficilissima battaglia di cambiamento Ti chiedo, mio illustre Divino Signore Gesù Cristo, di starmi e starci accanto, di aiutarci a superare lo sconforto quotidiano, di fare il miracolo di far comprendere che per superare difficili situazioni, è necessario l’aiuto ed il sostegno di tutti e chi non vuole contribuire al necessario cambiamento deve avere il buon senso di farsi da parte perché la Città non può più sopportare il peso economico di persone che non vogliono lavorare, ma pretendono di essere pagate. Sono certo che con il Tuo aiuto, Nostro Signore Gesù Cristo, riusciremo a sconfiggere il male e proseguire nell’avviato percorso di cambiamento che alcuni cercano di ostacolare. Certo della benevola accoglienza, porgo doverosi e cordiali saluti>>.
Dalla Residenza Municipale, 20 agosto 2014
Giovanni Calabrese
Sindaco che con un gruppo di coraggiosi amministratori continua ancora a credere in percorso di cambiamento per la Città di Locri.