di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Buste paga un po’ più pesanti per i cittadini di Gioiosa Ionica, dopo che il consiglio comunale, riunitosi stamattina, ha approvato la riduzione dell’addizionale comunale Irpef, applicando tariffe che vanno dallo 0,6% per i redditi più bassi, lasciando l’aliquota massima dello 0,8% solo a chi supera un’entrata annua che supera i 35.000 euro.
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E’ quanto ha deliberato l’assemblea cittadina contestualmente all’approvazione del bilancio di previsione 2014, circa quaranta giorni prima del termine ultimo fissato a livello governativo.
Nel giorno della surroga del dimissionario assessore Salvatore Femia (che ha seguito comunque i lavori consiliari, seduto tra il pubblico) col primo dei non eletti alle consultazioni dello scorso anno Domenico Coluccio (nella foto), è stata quasi una passeggiata di salute per l’esecutivo guidato dal sindaco Salvatore Fuda: tutti gli atti propedeutici all’approvazione del documento contabile, infatti, sono stati votati all’unanimità (programmi relativi a incarichi e consulenze, beni ad uso abitativo e di servizio, piano alienazioni e valorizzazioni, programma triennale opere pubbliche, verifica qualità e quantità delle aree edificabili e, appunto, scaglioni di reddito per l’applicazione dell’addizionale comunale Irpef).
Nel momento in cui si è votato il bilancio di previsione, poi, l’assessore al ramo Antonio Palermo, nel relazionare al civico consesso, ha detto che «Sono stati rispettati sia l’equilibrio finanziario che il patto di stabilità, attuando una politica di contenimento dell’impatto che le nuove tariffe dei tributi previsti dal Governo (Iuc, Tasi, Tari ecc.) avrà sulle tasche dei cittadini».
Prudenza, inoltre, è stata manifestata in ordine alla previsione dell’incasso dell’Ici 2009 e della alienazione di beni che, sulla scorta di quelli che il sindaco Fuda ha definito «I soliti artifizi contabili» venivano, fino all’anno scorso inseriti in bilancio anche se le possibilità di vendita dei beni erano prossime allo zero.
Trattando dei singoli servizi «Per i quali – ha detto Palermo – cercheremo di migliorarne la qualità e quantità a fronte degli aumenti delle tariffe previsti da decisioni governative», l’assessore ha aggiunto che «A proposito del servizio di spazzamento strade, è alle viste l’incarico ad una cooperativa sociale che applicherà tariffe pari a un terzo rispetto a quelle applicate da Locride Ambiente, che voleva un sacco di soldi per spazzare le strade solo un paio di volte alla settimana e senza risultati apprezzabili».
Una decisione che fa il paio con la progressiva reinternalizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani «Per il quale – ha detto il sindaco – abbiamo già risparmiato 120.000 euro, e stiamo accelerando pure sulla realizzazione del centro di raccolta cittadino».
E se rimane il neo, rilevato dal revisore dei conti, della scarsa capacità di riscuotere le multe per violazioni al codice della strada («I nostri quattro vigili – ha detto Fuda – dovranno essere sollevati dalle incombenze amministrative per dedicarsi principalmente a questo»), rimane, una volta completata l’opera sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti, la grande sfida dell’approvvigionamento idrico «Che vede costi troppo alti da parte della Sorical a fronte di troppe falle nella rete di distribuzione, e su questo ci dobbiamo muovere in tempo, perché il prossimo anno va in vigore il nuovo sistema di applicazione delle tariffe previsto dall’authority che può penalizzare parecchio i comuni».
Proprio così: nei giorni scorsi, la rete idrica ha subito dei guasti importanti in contrada Bernagallo, che hanno causato le rimostranze di parecchi cittadini e il lavoro straordinario che si sono sobbarcati il sindaco Fuda, il suo vice Zavaglia, il consigliere di maggioranza Zenone che, insieme ai volontari come Salvatore Seminara e alla Misericordia (ringraziati pubblicamente da Zenone) hanno dovuto portare delle cisterne piene d’acqua in loco per fare fronte al disagio dei residenti.
Dai banchi della maggioranza, il capogruppo Ritorto ha detto che «Finalmente, con l’approvazione del bilancio di previsione 2014 comincia a vedersi il lavoro della nuova amministrazione», mentre per l’opposizione – era assente Rocco Giuseppe Mazzaferro – Riccardo Modafferi ha espresso un generale apprezzamento per il lavoro svolto nella fase di preparazione del bilancio, eccependo, però, una scarsa concertazione coi cittadini da parte dell’amministrazione, sulle principali scelte che riguardano la vita dei cittadini.
Un’eccezione, quest’ultima, colta e accettata dal sindaco Fuda, che però è stato anche abile a spostare il tiro sulla principale carenza da lui riscontrata, ovvero la mancata capacità di comunicare all’esterno i risultati dell’azione amministrativa: «Facciamo tante cose buone – ha detto – ma non riusciamo a comunicarle, ecco perché penso di convocare un incontro pubblico a fine estate per relazionare del nostro lavoro ai cittadini».
Prima del commiato augurando ai presenti una buona festa patronale di San Rocco, che quest’anno avrà luogo il 31 agosto, l’assessore alle Attività Produttive Lidia Ritorto ha inteso smentire quanto dichiarato dal consigliere di opposizione Mazzaferro a una rete televisiva, a proposito dell’approvazione del regolamento De.Co. sui dolci tipici gioiosani. L’ex vicesindaco, infatti, aveva dichiarato che l’amministrazione Fuda ha soltanto portato a termine un lavoro già avviato dall’amministrazione Mazza, mentre l’assessore Ritorto – carte alla mano – ha dimostrato come a fronte di un tentativo pregresso fatto dall’allora giunta Tarzia, il lavoro dell’amministrazione Fuda sia stato ricominciato da capo, mentre Riccardo Modafferi le ha dato manforte, ricordando, insieme alla Ritorto, che quando si propose il riavvio dell’iter all’allora assessore De Pino, sotto la giunta Mazza, questi disse che non ne valeva la pena, decidendo di puntare tutto sulla “Gioiosa città mercato”.