di Gianluca Albanese
LOCRI – Un barlume di normalità nel problematico contesto dei servizi che ruotano attorno alla sanità locridea. Con lettera inviata a tutti i sindaci della Locride, il titolare delle autolinee Audino ha comunicato “che sarà ripreso il servizio di trasporto-navetta da e verso l’ospedale di Locri, partendo da piazza Stazione, ciò in considerazione – riconosce l’imprenditore Venturino Audino – delle plurime richieste pervenute dai cittadini sia residenti sia limitrofi alla città”.
Si tratta di una prima piccola-grande vittoria del Tribunale del Malato, come preannunciato nei giorni scorsi dal neopresidente Pino Mammoliti che aveva inviato una missiva alla ditta locrese di autonoleggi “con cui è stata evidenziata – si legge nella comunicazione inviata da Audino ai sindaci – l’importanza strategica di tale servizio per l’utenza della Locride” rendendosi altresì “disponibile a intercedere presso i vicini comuni per valutare la possibilità, anche con un minimo contributo, di concorrere alle spese del servizio”.
Dunque, la richiesta è chiara: una volta acquisita la disponibilità della ditta di autolinee a riprendere il servizio, (rivolto prevalentemente a un’utenza di persone anziane o comunque con qualche difficoltà a percorrere i due chilometri abbondanti in salita che conducono alla collinetta di via Verga, sede dell’ospedale) l’appello congiunto di Tribunale del Malato e autolinee è rivolto ai Comuni e in particolare ai sindaci affinché possano intercedere “all’interno degli organi esecutivi e dei consigli comunali, per promuovere” “la partecipazione e l’implementazione di tale strategico servizio con la minima contribuzione, quest’ultima finalizzata a sostenere il servizio suddetto e rendere agevole il raggiungimento del nosocomio locrese ai numerosi cittadini, in prevalenza di media e avanzata età, che non hanno la possibilità di raggiungerlo con propri mezzi di locomozione”.
Dunque, la palla passa alle amministrazioni comunali interessate che per una volta non si dovranno fare carico della progettazione di un servizio essenziale ma sono chiamate a contribuire in maniera minima alle spese di chi già si è impegnato a garantire tale servizio e che si mostra altresì disponibile “a raccogliere eventuali esigenze e/o richieste che le amministrazioni volessero avanzare riguardo al servizio, in modo da coordinare le esigenze di ogni ente” e, in maniera congiunta “concorrere e sostenere la migliore finalizzazione e fruibilità del servizio”.
Fin qui la comunicazione di Audino. Si tratta, come evidenziato in premessa, di un primo risultato dell’azione del Tribunale del Malato che nella seconda metà del mese terrà un incontro pubblico coi soci in modo da programmare le prossime iniziative.