ROCCELLA JONICA – Continua incessante l’attività di controllo e monitoraggio su tutto il territorio costiero della Locride, da parte della Capitaneria di Porto. Infatti per tutto il mese di dicembre in tutta la Direzione Marittima della Calabria e Basilicata si è svolta un’operazione complessa finalizzata al controllo dell’intera filiera pesca. Nell’ambito del circondario marittimo di Roccella Jonica che si estende dal comune di Casignana al comune di Monasterace il personale della Guardia Costiera, con l’ausilio di mezzi terrestri e navali, in numerosi controlli sull’intera filiera della pesca con la preziosa collaborazione del Servizio Veterinario dell’Asp di Reggio Calabria – Servizio veterinario Area “B” di Locri diretto dal Direttore Francesco Nirta, che ha supportato e coadiuvato nelle attività ispettive, in particolare valutando la salubrità dei prodotti ittici a tutela della sicurezza dei consumatori; sono state verificate le condizioni igienico sanitarie delle pescherie, dei mercati ittici e dei locali di ristorazione.
Ulteriori controlli hanno riguardato la tutela delle specie ittiche pescate, per verificarne le dimensioni e le specie d’appartenenza. Durante l’attività di polizia si sono attuati 38 controlli tra punti di sbarco, grande distribuzione, ristorazione, pescherie ed ambulanti, sono state comminate sanzioni amministrative e penali riguardanti la mancata esposizione della prevista etichettatura, la mancanza di informazioni relative alla tracciabilità del prodotto ittico, la detenzione di prodotti ittici di taglia inferiore alla minima ed il cattivo stato di conservazione degli stessi per un totale di € 3832,00 ponendo sotto sequestro kg 20 di prodotti ittici. Dopo i controlli dei veterinari il prodotto sotto sequestro è stato devoluto in beneficienza ad alcuni istituti caritatevoli del comprensorio roccellese. «Prevenire situazioni di pregiudizio per i consumatori e garantire, nel contempo gli operatori del settore ittico in generale erano gli obiettivi principali di questa operazione – spiega il Comandante Antonino Indelicato – che si colloca nel periodo più delicato dell’anno, quando le festività natalizie rendono piacevole ritrovarsi assieme ai propri cari, gustando i prodotti ittici della tradizione, periodo nel quale molti consumatori sono “abbagliati” dalla possibilità di cucinare spezie pregiate a prezzi “modici”, raggirati da sfavillanti “etichette” che millantano qualità inesistenti. Le più recenti operazioni – aggiunge – hanno evidenziato come la tutela debba spingersi a “monte” della filiera: la prevenzione dell’immissione sul mercato di prodotti non in regola con la normativa vigente, in qualunque forma l’illecita si cristallizzi, è l’obiettivo prioritario ed è quello realizzato anche in questa ultima operazione. La pesca di esemplari sottomisura impoverisce gravemente il patrimonio ittico in quanto ne impedisce una adeguata riproduzione e la pesca indiscriminata di specie protette concretizza il rischio di estinzione. In linea generale si può affermare che il settore della filiera ittica sia migliorato rispetto all’anno 2011 dal punto di vista dell’ottemperanza alle normative nazionali e comunitarie. Permangono ancora delle criticità, come è possibile notare dai risultati conseguiti – conclude Indelicato – ma l’obiettivo per l’anno 2013 è di incrementare ulteriormente la coscienza degli operatori del settore e il rispetto della fauna marina e del consumatore in generale. E’ stato altresì dato impulso alla nuova circolare sulla pesatura del pescato con il controllo allo sbarco dei prodotti ittici sbarcati dai pescherecci».
SIMONA ANSANI