di Stefano Muscatello
Gli occhi del mondo intero erano tutti puntati sullo stadio Al Bayt di Al Khor dove, nonostante le polemiche sulla stessa edizione e sulla politica del paese ospitante, tra spettacolo e calcio giocato è iniziata per la ventunesima volta la rassegna calcistica più importante del pianeta.
Lunghissima e sensazionale la cerimonia di apertura che è stata abbellita da coreografie e spettacoli degni di nota, con intrattenimento per il pubblico già prima di entrare allo stadio, con artisti di vario tipo.
La cerimonia e la gara sono state “italianizzate” dalle presenza di vari addetti ai lavori della nostra nazione, spiccano le presenze di J.Zanetti, Gullit e Desailly che hanno militato a lungo nel campionato italiano, con lo stesso Desailly che ha portato nel terreno di gioco la tanto desiderata “coppa del mondo”.
Inoltre, la gara inaugurale è stata diretta da un team arbitrale tutto italiano capitanato dal “fischietto” di Schio, Daniele Orsato.
La già citata cerimonia d’apertura è iniziata con una voce narrante d’eccellenza sullo splendido video che introduce l’evento ed è di Morgan Freeman, che ora entra in scena.
Il dialogo è con un famoso giovane qatariota, affetto da una malattia che ha impedito e limitato la crescita degli arti inferiori rendendolo diversamente abile.
C’è stato spazio per i saluti istituzionali di Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, emiro del Qatar, che dalla tribuna ha ringraziato i fan provenienti da tutto il mondo assieme al presidente della Fifa, Gianni Infantino.
Bellissima e suggestivo l’ingresso in campo delle sagome delle 32 squadre (questo sarà l’ultimo mondiale che vedrà coinvolte 32 nazionali, dal prossimo ci saranno 48 federazioni partecipanti) seguite dagli sbandieraratori di Faenza, altro tocco di eccellenza italiana in un mondiale orfano della nostra nazionale.
Dopo lo show targato Fifa/Qatar, spazio al calcio giocato, queste le due formazioni : (5-3-2): Al Sheeb; Pedro Miguel, Hassan, Ahmed, Hisham, Khoukhi; Hatem, Alhaydos, Boudiaf; Afif, Ali. c.t Bas per il Qatar.
(4–4-2): Galindez; A. Preciado, Torres, Hincapié, Estupinan; Plata, Caicedo, Mendez, Ibarra; Estrada, Valencia. Ct Alfaro per la nazionale Ecuadorena.
La partita inizia subito con la supremazia dei gialloblu del Sudamerica, al minuto 15 della prima frazione già la svolta, Valencia viene atterrato dal portiere Al Sheeb che viene ammonito e viene concessa la massima punizione da Orsato.
Lo stesso Enner Valencia si presenta freddo dagli undici metri, freddo, non sbaglia. 0-1 Ecuador.
La gara mantiene questo trend quasi per tutto il primo tempo e per tutta la gara, nonostante qualche sporadico guizzo qatariota.
Al minuto 31, infatti, arriva il colpo del k.o. con Caicedo che recupera palla in mediana e poi serve Preciado che crossa in area.
Valencia si libera dalla marcatura e di testa sfonda la porta casalinga.
Il match manterrà questo trend, come abbiamo già detto, per tutto l’arco dei 90 minuti e con la padronanza tecnica e tattica assoluta degli uomini guidati da Alfaro.
Cala il sipario sulla prima gara di un campionato mondiale che ci terrà compagnia e al caldo in questo inverno italiano senza gli azzurri di mancini, Lente Locale lo seguirà integralmente per voi.