RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In Calabria sembra non avere mai fine uno stillicidio di minacce che si autoalimenta con una frequenza veramente imbarazzante e scoraggiante.
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Stanno avvenendo, tra l’altro, nel periodo in cui, quattro anni fa ( 5 settembre), è stato barbaramente ucciso Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, che ha sacrificato la sua vita in nome della legalità, del rispetto delle regole e per la salvaguardia del suo territorio. Un esempio per tutti noi. Ma se è vero che abbiamo bisogno di uomini come Vassallo, dobbiamo anche chiederci se è giusto rassegnarci a vederli morire da eroi.
Ci potrà essere futuro per la Calabria se non sarà possibile amministrare e fare impresa liberamente, rispondendo del proprio operato solo ai Cittadini e alle Istituzioni?
Si potrà fare nel momento in cui Cittadini e Stato affronteranno insieme, fianco a fianco – democraticamente ma in modo deciso e categorico – la lotta a tutte le forme di criminalità senza “se”, senza “ma” e senza più bisogno di eroi.
(“ Guai a quel Paese che ha bisogno di eroi” (B . Brecht)