di Redazione
SIDERNO – Dopo due anni di interruzione forzata dovuta al Covid -19, il Comitato Locale Locride dell’International Police Association (IPA), è tornato a riunirsi per il consueto pranzo sociale natalizio, assieme a numerosi soci e familiari.
Prima del convivio, i partecipanti si sono ritrovati presso la Chiesa di San Nicola di Bari di Marina di Gioiosa Jonica, per la celebrazione eucaristica presieduta da mons. Don Maria del Vecchio, presidente del Comitato Locale IPA di Cosenza.
Presenti alla cerimonia, i presidenti del Comitato Locale Locride, Pino Cusumano, della XVIII^ Delegazione IPA Calabria, Carlo Figliomeni, del Comitato Locale Catanzaro/Lamezia, Emilio Verrengia, il presidente onorario IPA Vincenzo Severino e il revisore dei Conti del Direttivo Nazionale IPA, dottor Salvatore De Giglio.
Nel corso della liturgia è stata letta la preghiera dell’IPA, che esalta lo spirito di amicizia e di servizio verso gli appartenenti al sodalizio di tutto il mondo, senza distinzione di colore, lingua, religione, sesso, in quanto esseri accomunati sotto un unico Dio.
Il pranzo si è tenuto in un ristorante di Siderno, nel quale il presidente Pino Cusumano, ha accolto e ringraziato tutti i convenuti.
Lo stesso, ha tenuto a ricordare la memoria del presidente fondatore dell’IPA, Arthur Troop, sergente della Polizia inglese, che nel 1949 ebbe l’intuito di fondare l’International Police Association, dopo avere conosciuto per motivi di lavoro colleghi di altri Stati appartenenti a Corpi di polizia, basata sul nobile sentimento dell’Amicizia, il cui motto è “SERVO PER AMIKECO”, ovvero servire attraverso l’amicizia, che riassume tutta l’ideologia dell’Associazione.
Toccante anche il ricordo tributatogli, lasciando una sedia vuota davanti al tavolo dei direttivi regionali, accompagnato da una frase che disse poco prima della sua morte: “Ogni qual volta vi riunirete, lasciate una sedia vuota per me, perché io sarò spiritualmente con voi”.
Non meno significativa, l’idea di invitare a pranzo, sotto le feste natalizie, una famiglia di profughi siriani sbarcati nei giorni scorsi al porto delle Grazie di Roccella Jonica, la cui foto girava sui social e ritraeva un padre con in braccio un bimbo di pochi mesi, con in testa un cappuccio rosso, e la didascalia dell’autore della foto…… “Alla fine ti guardi intorno e ti rendi conto che il presepe vivente ce l’hai sotto gli occhi…….Buon Natale dal porto delle Grazie”.
Vani i tentativi di rintracciare questa famiglia, perché partita per altra destinazione.
«Sarebbe stato – ha detto il presidente Cusumano – come portare a pranzo, proprio sotto il Natale, la “ Famiglia del presepe”, soprattutto oggi dove nel mondo ci sono conflitti bellici, persecuzioni politiche, privazione di diritti umani».
Non a caso, il presidente Cusumano, ha voluto rievocare una poesia di Trilussa, dal titolo “ Er Presepe “, che recita “che li fate a fare i Presepi se poi vi odiate e di questo amore non capite niente. ………….Si fanno i presepi sempre più sfarzosi , però la gente ha il cuore freddo e indifferente e non capisce che senza l’amore è cianfrusaglia e non ha nessun valore”.
Durante il pranzo, sono stati consegnati gli attestati di Fedeltà all’IPA per 20 anni di iscrizione, ai soci Francesco Pelle e Luigi Antonio Scarfò, a Michele Galluzzo, vice presidente del Comitato Locride per 30 anni di iscrizione e a Bruno Gattuso per i 40 anni.
Consegnato anche l’attestato di iscrizione al socio simpatizzante, dottor Roberto Barillaro di Mammola.
Presentati anche tutti i componenti dei neo direttivi regionali insediatisi nel 2021 e nel 2022, in carica per i prossimi quattro anni.
A fine pranzo, l’arrivederci del presidente al prossimo Natale.