R. & P.
In un apparato scenico degno di un set cinematografico allestito nell’attraente centro storico è stato riprodotto, per la prima volta a Placanica, il più fedelmente possibile, nei giorni 26 e 27 dicembre scorsi con l’ultima replica per il prossimo 5 gennaio 2023, il presepe vivente.
L’idea nata da una proposta del parroco don Luca Gerace, è stata subito sposata dalla cittadinanza tutta.
Chiamati a raccolta artisti, artigiani falegnami, operai e manodopera volontaria del paese, si è passati fin da subito, con ‘ritrovato’ entusiasmo, dopo un periodo di letargo, alle fasi di fattibilità.
In seguito ai primi sopralluoghi da parte degli artisti, per individuare le varie location, si comincia col lavoro vero e proprio.
Mentre alcuni si interessavano di cercare e accogliere la disponibilità di attori e figuranti, altri si rimboccavano le maniche per ricostruire in modo attendibile nella zona sud del centro storico, un pezzo di Betlemme, con tanto di grotta della natività.
In sartoria, intanto, con tanta esperienza e sapiente manualità di sarte e cucitrici, si sono approntati i vari indumenti dell’epoca, a parte le armature dei soldati concesse dai maestri artigiani dei paesi vicini, mentre altri professionisti, anche con esperienza lavorativa negli studi di Cinecittà, hanno riprodotto perfino la moneta locale da far circolare all’interno di Betlemme.
Mesi di lavoro, dunque, che hanno visto impegnate le migliori energie e intelligenze placanichesi sostenute da tutta la comunità senza barriere e steccati per un evento unico nell’intera Locride.
Tutto rigorosamente ricalcato sui luoghi e i personaggi all’epoca di Gesù.
E’ stato straordinario osservare e constatare come i tantissimi visitatori nelle prime due giornate, appena giunti alle porte del presepe rimanevano rapiti dallo spettacolo che li ha avvolti e calati fin da subito in una atmosfera sociale e spirituale degna della migliore rappresentazione.
Tuttavia la vera novità, come il prof. Ammendolia aveva avuto già modo di rilevare, per tutta la popolazione placanichese, è stata quella di ritrovarsi e unire le forze, in un modo del tutto libero e spontaneo e con una forma completamente inclusiva, abbandonando, almeno per l’occasione, contrarietà e ostacoli insiti nella natura umana e impegnandosi per quello che sarebbe stato l’avvenimento dell’anno nella cittadina ionica.
Un plauso, dunque, a tutti gli organizzatori, le maestranze, le associazioni, l’oratorio, la parrocchia, l’amministrazione e i numerosi collaboratori che in maniera del tutto volontaria, hanno realizzato l’evento riscuotendo grande apprezzamento da tutta la provincia di Reggio Calabria e oltre, auspicando altrettanto successo e più, nell’ultima riproposizione del 5 gennaio 2023.