di Redazione
LOCRI – Con una lettera indirizzata al segretario generale del Comune di Locri, Caterina Giroldini, al presidente del Consiglio comunale, Domenico Maio, al sindaco facente funzioni, Giuseppe Fontana e per conoscenza al prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, i consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Scelgo Locri”, hanno rassegnato le proprie dimissioni dalla relativa carica.
“I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo di minoranza Scelgo Locri, Vincenzo Carabetta, Michele Ratuis, Anna Garreffa, Sofia Passafaro e Carlo Previte – scrivono – con il presente atto rassegnano, con effetto immediato, contestuali dimissioni dalla carica di consigliere comunale. Con tale estremo atto, si rimette il mandato nelle mani dei cittadini di Locri che sapranno ben comprenderne e valorizzarne la rilevanza e le recondite motivazioni che lo sorreggono. In più occasioni e con diversi atti, infatti, questo gruppo consiliare, supportato anche da tutti i candidati e sostenitori della lista Scelgo Locri, ha denunciato alla Prefettura la mancanza delle minime condizioni di agibilità democratica, trasparenza e rispetto delle regole in seno agli organi amministrativi dell’Ente, tale da vanificare e rendere impossibile ogni attività politica, così che siamo stati costretti a manifestare il nostro disappunto non presenziando, da ultimo, ai Consigli comunali in cui si discuteva di bilanci”.
“Con numerosi atti – prosegue il gruppo di opposizione – è stata portata all’attenzione delle forze di Polizia, della Procura ordinaria e di quella contabile, una serie di atti e comportamenti, commissivi e omissivi, che divergono dalla corretta e sana gestione amministrativa sia dell’Ente sia del distretto socio-sanitario e dei relativi fondi destinati alla povertà e alla non autosufficienza. Ancora una volta abbiamo tentato di accendere un faro sulle anomale attività e lavori intrapresi all’interno del cimitero comunale che, tuttavia, ad oggi non ha consentito di fare piena luce sull’intera vicenda e relativamente al quale non comprendiamo come mai, solo ora, a Consiglio Comunale sostanzialmente sciolto, riceviamo la richiesta di convocazione della conferenza dei capigruppo per esaminare la bozza del regolamento cimiteriale che era stato annunciato da anni.Siamo rimasti soli ogni qual volta abbiamo denunciato la svendita di tutti i servizi comunali; la reiterata realizzazione di iniziative prive di autorizzazioni e irrispettose delle prescrizioni normative; la continua messa in atto di anomale procedure di affidamento di appalti e servizi e finanche dei beni demaniali. Siamo rimasti soli anche quando gli organi politici a cui rivolgevamo le nostre interrogazioni ed interpellanze, invece di rispondere nel merito delle questione poste, sviavano i nostri intenti partecipativi ricorrendo spesso a poco edificanti attacchi personali nei confronti dei sottoscritti.La pervicacia con cui, ciò che resta della maggioranza consiliare, dilaniata nel corso della legislatura da conflitti e rivalità interne, ha inteso attuare la procedura di decadenza del sindaco, ancorché egli si fosse sostanzialmente dimesso in data 17.12.2022, procedendo ad irrituali notifiche di convocazione del Consiglio comunale, peraltro non perfezionate, rendendo impossibile la partecipazione di alcuni consiglieri ai lavori consiliari; il mancato rispetto dei termini imposti dalla legge per adottare la procedura di decadenza;la mancata osservanza delle norme regolamentari e legislative – sottolineano ancora i consiglieri di Scelgo Locri – hanno determinato l’inevitabile decisione di prendere le distanze da chi interpreta in modo disinvolto e irresponsabile la gestione della cosa pubblica”.
“Queste dimissioni – aggiungono – intervengono a Consiglio comunale ormai sostanzialmente sciolto. La scelta del sindaco, assiduamente ricercata, ha comportato la chiusura anzitempo della consiliatura. Lasciamo un Ente mal amministrato, che ha peggiorato la condizione di vita dei cittadini, che ha elevato la pressione e il carico tributario, che ha generato un esponenziale contenzioso, che ha dimenticato la manutenzione delle reti infrastrutturali e la cura delle periferie, che ha svuotato di professionalità la macchina burocratica comunale, che non ha inciso sul controllo del territorio e sulla vigilanza edilizia ed urbanistica. La maggioranza consiliare passerà alla storia di Locri per essere stata talmente abile da approvare il primo dissesto dell’ente ed aver creato le condizioni per il secondo dissesto, a causa della cattiva continua gestione amministrativa finanziaria. Anche per questo abbiamo chiesto una ispezione ministeriale sui conti dell’Ente, in un quadro in cui, ad oggi, non risulta essere stato possibile neppure quantificare l’entità della massa debitoria del dissesto. Innanzi tale desolante quadro politico amministrativo i sottoscritti consiglieri comunali non intendono più, con la propria presenza, legittimare l’operato di questa Amministrazione comunale, nella speranza che, almeno ora venga data ai cittadini di Locri formale risposta dalle autorità preposte a tutte le segnalazioni fatte da questo gruppo consiliare”.
“Proseguendo con Scelgo Locri la nostra attività politica – concludono i consiglieri Carabetta, Ratuis, Garreffa, Passafaro e Previte – rimettiamo pertanto, il mandato nelle mani dei nostri concittadini, i soli ai quali riconosciamo il desiderio di giudicare e saper valorizzare, anche nella imminente prossima tornata elettorale, chi in concreto e con atti forti e pregnanti come questo, ha saputo difenderli e rappresentarli”.