(foto e video di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
SIDERNO – 1.200 tonnellate di rifiuti indifferenziati in giacenza nei tunnel dell’impianto di smaltimento rifiuti sito in Contrada San Leo. Due bocchettoni non funzionanti, condizione della quale chi gestisce l’impianto, la società “Ecologia oggi”, si è resa conto solo nel momento in cu ha smaltito gli oltre 500 tonnellate di organico che, secondo loro, creavano il problema del cattivo odore. Questo è quanto è stato appreso dai cittadini in protesta da questa mattina in prossimità dell’impianto.
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«Abbiamo parlato con l’ingegnere Giardiello, abbiamo fatto una visita all’impianto – spiega Mariarosaria Tino, portavoce del movimento dei liberi cittadini, organizzatore della protesta – controllando zona per zona. Dove hanno tolto le oltre 500 tonnellate i locali si presentano non completamente puliti. Sul retro dell’impianto dove risulta difficile anche respirare, la puzza è terribile, ci sono i tunnel con le 1.200 tonnellate, quantità che rimane sostanzialmente costante tra quella da smaltire e quella che arriva giornalmente. Altri locali invece sono invasi da spazzatura. Nella parte del biofiltro il cattivo odore non si sente, ma la zona è limitata, appena ci si allontana il cattivo odore è insopportabile. Dopo quattro anni che ce l’ha in gestione questa società parlano di due bocchettoni che non funzionano. Noi non vogliamo più scuse, l’impianto deve funzionare e chi di competenza si deve fare carico di quello che sta succedendo».
I cittadini hanno bloccato in uscita e in entrata, in tutto una decina di camion dalle 7 di mattina e questo è spiegabile con il fatto che ci si aspettava la protesta.
«Oggi all’impianto ci siamo accorti di una serie di finestre – continua Luigi Errigo – che potrebbero essere la causa del cattivo odore che si sente maggiormente in determinati orari della sera. Siamo qua ad oltranza a bloccare i camion in entrata e in uscita. Siamo qui per sensibilizzare tutti al problema».
Chiaramente inevitabile sentir parlare di “promesse disattese”, riferendosi alle ispezioni ministeriali di cui parlava il Ministro Maria Carmela Lanzetta nel corso dell’incontro ad agosto, ma di cui ben poco si sa.
«Promesse disattese perché Siderno è ininfluente. In questo momento storico manca una classe politica che riesca a fare propri i problemi del paese e avere la capacità di portarli sui tavoli per arrivare ad una soluzione. Il Ministro Lanzetta – afferma Michelangelo Vitale , presente come Errigo, da cittadino e non da rappresentante politico – a mio modo di vedere le cose, non proviene da un percorso politico solido, nel corso del quale ha risolto problemi per il territorio. È una persona che ha avuto delle combinazioni e si è ritrovata a svolgere un ruolo per il quale sembra non abbia neanche le competenze. Siderno è il terzo paese più grande della provincia con 11.500 elettori, ma i consensi vengono sfruttati non per gli abitanti, ma espropriati da candidati che mirano solo a risolvere i problemi individuali. Non abbiamo una situazione come Roccella Ionica, dove c’è un gruppo “capitanato” dal senatore Zito che riesce a risolvere i problemi del paese. Questo a Siderno non c’è né nel centrodestra né nel centrosinistra. Il nostro è un “pacchetto di voti” influente che diventa ininfluente proprio perché non ci sono candidati validi. Qui oggi non c’è nessuno, ma dobbiamo dare atto al movimento del liberi cittadini che qualche risultato l’ha ottenuto, lo si deve dire e supportare chi qualcosa sta cercando di fare a prescindere dalla propria ideologia».
Presenti anche alcuni rappresentanti del comitato “Riviera pulita” i quali hanno confermato di supportare l’iniziativa perché tesa a raggiungere l’obiettivo comune della risoluzione del problema.
I cittadini proseguiranno ad oltranza la loro protesta, nell’attesa che chi di competenza li vada ad incontrare, ma soprattutto a supportare per trovare una soluzione definitiva al problema. Pesa la scarsa presenza dei cittadini, ma pesa ancora di più la totale assenza dei sindaci, dei Commissari alla guida dell’amministrazione sidernese e chiaramente della Regione.
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